Il suo rientro avverrà martedì 31 maggio, era stata prelevata il 1° settembre 2010 dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Puglia, per sottoporre la Sacra icona a una delicata operazione di restauro interamente finanziata dalla Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo.
ORE 18.00: Chiesa Cattedrale - presentazione del lavoro di restauro da parte della Sovrintendenza e dei tecnici.
ORE 19.00: Piazza Giovanni XXIII - solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S. Ecc.za Mons Michele CASTORO, arcivescovo.
La leggenda vuole che l'icona sia presente nel nostro territorio dal V° secolo, le prime fonti certe comunque che parlano della Sacra icona risalgono al 1327. Il 30 agosto 1872 il Sacro tavolo rimase pesantemente danneggiato nella sua parte inferiore per l'incendio che si sviluppo in Cattedrale dovuto ai ceri devozionali accesi. Solo 24 anni dopo nel 1896 si provvide al suo restauro che vide l'Icona partire segretamente all'insaputa dei fedeli. Tuttavia quel restauro non bastò e 31 anni dopo partì nuovamente nel 1927 quado furono gli artisti del Laboratorio di restauro del Vaticano a restaurarla, e prima della partenza da Roma Papa Pio XI benedissè e pregò davanti alla nostra Madonna Nera. Accolta in Piazza del popolo al suo ritorno da Mons. Pasquale Gagliardi e dalla popolazone sipontina festante. Il 28 agosto 1955 a 28 anni di distanza dall'ultimo restauro Manfredonia in festa accolse il Patriarca di Venezia il Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli (futuro Papa Giovanni XXIII) che invitato da Mons. Andrea Cesarano e delegato da Papa Pio XII incoronò la Sacra Icona della Vergine Sipontina. Per impiantare le due corone d'oro furono fatti ben 4 fori che danneggiarono il Sacro tavolo. Su commissione del benemerito Arcivescovo Cesarano l'artista sipontino Aronne Del Vecchio (scultore anche della facciata della Chiesa Cattedrale) nel 1964 venne incaricato di procedere ad un nuovo restauro 37 anni dopo l'ultimo.
Fu Mons. Vincenzo D'Addario a dare un nuovo allarme sulle condizioni dell'Icona tanto da decidere nel 2002 di non far uscire in processione più la Sacra tavola originale per salvaguardarla da uleriori deterioramenti.
Il 31 agosto 2008 dopo la consueta processione dalla Loggia delle Benedizioni della Cattedrale Mons.Domenico Umberto D'Ambrosio annuncio un'imminente restauro nel giro di un'anno che però non trovò riscontri.
Il 1° settembre 2010 come detto l'icona è stata presa in consegna dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Puglia per l'ennesimo restauro, 46 anni dopo l'ultimo merito di Mons. Michele Castoro che ha trovato nella Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo il finanziatore anche della Statua lignea della Sipontina di cui non si conosce ancora l'esito e la previsione del ritorno, a breve partirà per Bari anche la statua di San Lorenzo Majorano.
I diversi restauri hanno causato una totale ridipintura e pertanto lo schema iconografico si presenta diverso da quello originale e bisogna precisare che dopo ogni restauro la Madonna di Siponto è tornata sempre diversa da come è partita, per esempio fù il Del Vecchio nel '64 a dare lo sfondo a rombi dorato, mentre prima era blu con alla sinistra una stella d'argento.
Curiosi i fedeli e non per vedere come tornerà la nostra amatissima Madre di Siponto.
(foto tratta da http://www.bccsangiovannirotondo.it/)
1 commento:
Questi non sono restauri ma ...
ma ogni volta viene ridipinto per far si che l'attuale pittore ci mette del suo.
Io trovo ciò una cosa barbarica e vergognosa, pensate se facessero così con la Mona Lisa?
Ma a Manfredonia le cose van tutte diversamente dal normale …
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