venerdì 28 dicembre 2007

Due ore di lutto cittadino sabato 29 dicembre.


Due ore di lutto cittadino per la famiglia Prota-Castigliego


Lo ha disposto il sindaco Paolo Campo che ha espresso il cordoglio della città ai parenti della sfortunata famiglia.
Profonda impressione e doloroso dispiacere ha destato tra la popolazione di Manfredonia la disgrazia occorsa alla famiglia di Vincenzo Prota in vacanza con la moglie Antonietta e i due figli in tenera età Michele e Matteo, a Manfredonia da dove erano partiti dodici anni fa per Valdagno ove risiedevano. Avevano preso alloggio in una villetta del villaggio turistico Ippocampo. La morte li ha miseramente ghermiti nella notte a causa dell’ossido di carbonio prodotto da alcune stufe lasciate accese.Il sindaco Paolo Campo si è recato presso i familiari di Vincenzo Prota per esprimere loro la costernazione sua personale e quella dell’amministrazione comunale per “l’inaudita disgrazia che ha colpito una famiglia manfredoniana emigrata al nord. E’ un lutto – ha detto – che ci addolora in modo particolare, che scuote le coscienze dei cittadini in un momento di raccoglimento intorno ad una ricorrenza che vede la famiglia al centro dell’attenzione”.
Il sindaco Campo ha pertanto disposto l’osservanza, in concomitanza delle esequie che saranno celebrate sabato 29 dicembre alle ore 15:30 nella chiesa Cattedrale,dopo l’esame autoptico dei corpi disposto dalla magistratura, di due ore di lutto cittadino.

Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia

martedì 25 dicembre 2007

Tragedia natalizia a Manfredonia

Sono stati trovati privi di vita i quattro componenti di una famiglia di Manfredonia che avevano deciso di trascorrere le giornate festive di Natale in una villetta al mare in località Ippocampo.

I corpi di Vincenzo Prota, 44 anni, di sua moglie Antonietta Castigliego, di 50 anni, e dei due figli Michele e Matteo, rispettivamente di 10 e 12 anni, sono stati scoperti dai carabinieri nel pomeriggio del 25 dicembre.

Secondo le prime ipotesi a causare la morte dei due coniugi e dei loro bambini sarebbe stato monossido di carbonio sprigionatosi per il cattivo funzionamento di una stufa utilizzata per riscaldare gli ambienti.

A dare l’allarme è stato un parente delle vittime, il primo ad accorgersi della tragedia che si era consumata probabilmente la notte prima del ritrovamento. L'uomo, infatti, si era recato presso il villaggio turistico di Ippocampo per portare gli auguri alla famigliola in vacanza.

La villetta era abitata dalla madre della donna, Benedetta Di Tullo, trovata ancora in vita. L'anziana è stata trasportata all'ospedale di Cerignola dove è ricoverata in prognosi riservata.

La coppia, residente in una cittadina in provincia di Vicenza, era ritornata a Manfredonia per trascorrere le vacanze di Natale che hanno avuto questo tragico e doloroso epilogo.
La Redazione di TuttoManfredonia partecipa commossa al dolore della famiglia Prota-Castigliego.

Buon Natale

La redazione di TuttoManfredonia augura ai suoi visitatori un Felice Natale.

giovedì 20 dicembre 2007

Bellezze del 1955




Ciao a tutti

In un cassetto ho trovato questa foto del 1955 probabilmente scattata da Pino Lauriola al Lido La Sirenetta.

Sono ritratte quattro giovani promesse, quattro bellezze, attualmente tutte giovani nonnine!

Tonino Racioppa

mercoledì 28 novembre 2007

Due donne in costume tipico del 1920


Fotografo: Ermanno Bellucci
Titolo: Due donne in costume tipico del Gargano
LuogoScatto: Manfredonia (Foggia)
Data: 1920
Archivio: Centro Biblioteche Unificate
LuogoArchivio: Manfredonia (Foggia)

Fonte: www.regioneabruzzo.it


martedì 20 novembre 2007

Contadini e Commercianti esaminano la qualità del grano sull'aia.


Fotografo: Ermanno Bellucci
Titolo: Contadini e commercianti che esaminano la qualità del grano sull’aia
LuogoScatto: Manfredonia (Foggia)
Data: 1930-1940
Archivio: Centro Biblioteche Unificate
LuogoArchivio: Manfredonia (Foggia)
Fonte: www.regioneabruzzo.it

martedì 6 novembre 2007

E' morto Enzo Biagi giornalista che amava l'Italia.

(Emblema)

"Buonasera, scusate se sono un po' commosso e, magari, si vede. C'è stato qualche inconveniente tecnico e l'intervallo è durato cinque anni. Ci sono momenti in cui si ha il dovere di non piacere a qualcuno, e noi non siamo piaciuti"

Il 22 aprile 2007 con queste parole Enzo Biagi era tornato in tv con "RT - Rotocalco Televisivo", parlando di resistenza, di quella odierna di chi resiste alla camorra fino alla Resistenza con la R maiuscola, con interviste a chi l'ha vissuta in prima persona.

Era il 18 aprile 2002 quando Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio durante una conferenza stampa (passato come Editto Bulgaro) disse : « La Rai tornerà ad essere una tv pubblica, cioè di tutti, non partitica, [...] come è stata durante l'occupazione militare della sinistra. L'uso fatto da Biagi, da quel...come si chiama? Ah Santoro e da Luttazzi è stato veramente criminoso e fatto con i soldi di tutti. Preciso dovere di questa dirigenza sia quello di non permettere più che questo avvenga. [...] Ma siccome non cambieranno... »

La stessa sera Biagi repplicò durante la puntata "il Fatto": « Il presidente del Consiglio non trova niente di meglio che segnalare tre biechi individui: Santoro, Luttazzi e il sottoscritto. Quale sarebbe il reato? [...] Poi il presidente Berlusconi, siccome non intravede nei tre biechi personaggi pentimento e redenzione, lascerebbe intendere che dovrebbero togliere il disturbo. Signor presidente, dia disposizioni di procedere perché la mia età e il senso di rispetto che ho verso me stesso mi vietano di adeguarmi ai suoi desideri [...]. Sono ancora convinto che perfino in questa azienda (che come giustamente ricorda è di tutti, e quindi vorrà sentire tutte le opinioni) ci sia ancora spazio per la libertà di stampa; sta scritto - dia un'occhiata - nella Costituzione. Lavoro qui in Rai dal 1961, ed è la prima volta che un Presidente del Consiglio decide il palinsesto [...]. Cari telespettatori, questa potrebbe essere l'ultima puntata del Fatto. Dopo 814 trasmissioni, non è il caso di commemorarci. »

Alla fine di Giugno 2002 "il Fatto" chiuse i battenti dopo dopo 7 anni di lunga ed intensa attività.

Enzo Biagi era nato il 9 agosto 1920 in Emilia-Romagna, è stato uno scrittore,giornalista e conduttore televisivo.

Amava l'Italia e non usava mai mezzi termini, era sempre coerente e diretto. Si sposò nel 1943 e poco dopo fu costretto a rifugiarsi sulle montagne e qui aderì alla Resistenza combattendo nelle brigate "Giustizia e Libertà" legate al Partito d'Azione.

Terminata la guerra, entrò con le truppe alleate a Bologna e fu proprio lui ad annunciare alla radio locale l'avvenuta liberazione.

Addio Enzo, Grande Italiano!


domenica 4 novembre 2007

Cuore Donia,una prova d'Orgoglio.


4 NOVEMBRE : Giorno dell'unità Nazionale



Ecco il testo del Bollettino della Vittoria, il documento ufficiale emesso dal Comando Supremo che annunciava la disfatta nemica.Il testo, fuso nel bronzo delle artiglierie catturate al nemico, è esposto in tutte le Caserme d'Italia.
Ovunque sia a portata, senza cioè il bisogno di arrampicarsi su sedie o scale per raggiungerlo, l'unica parte sempre lucida sono state le parole "...è finita." divenute profetiche per generazioni di militari di leva.

Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.

La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.

La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.

Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi.

Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Armando Diaz





venerdì 2 novembre 2007

Presidenteeeeente ? Mi sentiiii ? lo sfogo di un tifoso sipontino dopo l'umiliante 6-0.

Ecco lo sfogo di un tifoso sipontino dopo l'umiliante sconfitta esterna per 6-0 contro la capolista Cittadella.
La S.S. Manfredonia Calcio nel suo sito ufficiale (www.manfredoniacalcio.com) per la prima volta pubblica come articolo in prima pagina un commento di un tifoso.
Ecco qui il testo integrale:


Presideeeeente ? Mi sentiiii ?
Chi non vuol pagar se ne deve andar !!!E basta con questa storia dei calciatori-mercenari!Mercenari de che? con quelle quattro ranelle che prendono non possono nemmeno affittarsi una casa e vivere in città !
Non è possibile che quando si vince è merito di Riccardi e quando si perde è colpa dei giocatori o dell'allenatore di turno che si assume tutte le colpe.
Lasciate in pace i ragazzi e prendetevela con chi ha allestito questa squadra, ovvero con l'amante del vocabolario della lingua italiana, colui che ha difeso a spada tratta il "più grande direttore sportivo del girone di ritorno di tutta la C1" salvo prenderlo a pesci in faccia in contumacia;
Colui che era a capo di questa società sportiva quando si andava in ritiro alla Borghesiana; colui che permetteva con sommo gaudio la sostituzione di brutto con rota e vadacca con tarantino;
Colui che a gennaio 2007 rinnovava i contratti ad alcuni calciatori salvo poi rimangiarsi tutto a giugno e non ricavandone un solo euro nella campagna acquisti, anzi dichiarando che questi calciatori non avevano mai avuto mercato: versione così veritiera che Piccioni, Calabro, Di Simone, De Giosa hanno trovato immediatamente squadra (nonostante fossero già iniziati i minuti di recupero);
Colui che dopo aver riscattato bonvissuto, citro e giovannini, noti matusalemme dei campionati professionistici, ha fatto in modo che andassero via perchè non rientavano nei progetti societari (forse erano troppo alti?);
Colui che dopo aver dichiarato che si poteva fare un pensierino alla serie B non solo ha dichiarato di non aver mai detto questo (maledetti giornalisti...) facendo trovare con le pezze al culo anche il buon d'arrigo che gli aveva creduto e che non trovando di meglio si accasò in tutta fretta a pistoia (a proposito auguri mister);
Colui che pur non avendo soldi ha accettato la collocazione nel girone a con un aggravio di costi spaventoso per le casse della società e per il fisico dei nostri atleti.
Questo è il nostro presidente: lestissimo a prendere la linea telefonica dopo la vittoria di lecco e stranamente silenzioso dopo la più pesante sconfitta del donia degli ultimi 35 anni (o forse di sempre).
Nuovi berlusconi crescono! con la differenza che quello vero guida il milan con i soldi suoi ed il nostro sosia lo guida con i soldi degli altri. almeno paga la tessera e falla pagare a tutti i rocc rocc che fanno la clac in tribuna chè forse qualche altro stipendio riusciamo a pagarlo.
Fischia il vento urla la buferaaaa...
X admin e matfid:
prima che possiate in qualche modo censurare il mio intervento vi ricordo che l'art.21 della costituzione italiana sancisce al 1° comma che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Quindi non vi azzardate..
02 novembre 2007 ore 00:38 - aureliano buendia
fonte: S.S. Manfredonia Calcio 1932

giovedì 1 novembre 2007

C'era una volta il Fascio di Piazza Diomede...


Fonte : Cartollina d'Epoca

La sconfitta più pesante dell'era Riccardi.


Il Manfredonia esce dal "Tombolato" di Cittadella con 6 gol subiti in una sola partita.
Mai nell'era Riccardi (dal 2003) il Manfredonia aveva avuto un passivo così pesante.
In piena zona play-out i giovani di Novelli sono chiamati ad una pronta reazione Domenica 4 novembre in casa contro il Venezia.

martedì 16 ottobre 2007

Bellezza del 1925

Bellezza del 1925.
Si tratta di una mia carissima zia: Filomena Racioppa all'età di circa 22 anni (Foto Valente). Mi raccontarono che mio nonno, quando vide quelle calze bianche ricamate indossate da sua figlia, fece una scenata!: "Non credevo che tu, mia figlia, ti eri messo a fare la sciantosa!" Insomma le ha dovuto togliere e non indossarle mai più! Erano altri tempi, inimmaginabili per noi di questa generazione

Tonino Racioppa


venerdì 28 settembre 2007

La Prima Comunione di sessanta anni fa...


Ecco una mia foto di sessanta anni fa (giugno 1947).
Il giorno della mia Prima Comunione alla Chiesa Stella Maris, per mano del Parroco Padre Luigi.
Chi frequentava quella Chiesa nell'immediato dopoguerra conosceva la dinamicità di questo Prete (che fu trasferito poi a Siponto), e del suo aiutante Padre Fulvio. Quest'ultimo è stato anche il mio prof. di inglese alla scuola professionale marittima fino al 1952.
Ovviamente la foto è stata scattata nello studio in corso Manfredi del mitico Umberto Valente.
Tonino Racioppa

martedì 28 agosto 2007

L'Incoronazione del 28 agosto 1955

Foto Archivio Marcello Castigliego

FOTO INEDITA SUL WEB

28 agosto 1955 , la Sacra Icona della Madonna di Siponto viene portata sul Palco per l'incoronazione in Piazza Duomo, alla presenza di Monsignor Andrea Cesarano e del Patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli (futuro Giovanni XXIII).


lunedì 13 agosto 2007

Fratelli d'altri tempi...-1934-

Foto gentilmente concessa da Maria Ciociola

I fratelli Ciociola: in alto Serafina e Giuseppe, in basso Gaetano,Francesco e Maria.


lunedì 23 luglio 2007

il mare roccioso di Siponto...

Foto di Marcello Castigliego

Impazzano i Grest in Città...

Eccovi il logo del 7° Grest della Sacra Famiglia, infatti la parrocchia di Don Michele Nasuti è stata la prima nel lontano 2001 ad organizzare la manifestazione estiva per i ragazzi; all'epoca il responsabile era il vice-parroco Don Saverio Papicchio...

Potete visitare le foto dal Grest 2001 a quello 2007 direttamente nel Sito Ufficiale del Grest della Sacra Famiglia www.grest.it/sacrafamigliamf

lunedì 25 giugno 2007

La Scolara ... -1951-


Si tratta di una "scolara" speciale: è mia moglie Rosaria Cinque, allieva della Maestra Fusilli: anno scolastico 1950/51.
Tonino Racioppa

giovedì 14 giugno 2007

Ricostruzione del Duomo Angioino

Ricostruzione del Duomo Angionino di Manfredonia distrutto nel 1620 per mano dei Turchi.

fonte: Il Duomo di Manfredonia e il Campanile dell'Orsini - Antonio Ferrara -Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Manfredonia Quaderno n 5


domenica 13 maggio 2007

C1 SIAMO ANCORA



Era l'estate 2003 quando Angelo Riccardi formava con una ventina di imprenditori locali la nuova società.
Molti non sapevano neanche che esisteva una squadra calcistica in città, poichè la storia ricordava che l'ultima presenza dei spontini tra i professionisti risaliva ai primi anni '40.
Si incominciava dunque con un nuovo stadio, all'avanguardia con i tempi e un gioiello architettonico al centro della città con la partita Manfredonia-Fortis Trani terminata 0-0 l'allenatore era Carrano.
Molti presenti quella sera non sapevano che stava incominciando un sogno per il Manfredonia e per la città. A Novembre viene esonerato Carrano ed arriva un certo Dino Bitetto.Quella stagione terminò con la vittoria del campionato di serie D girone H, che sanciva la promozione dopo 64 anni del Manfredonia Calcio in serie C2. Nessuno puo scordare quella città vestita di bianco-celeste, impazzita al concerto di Antonello Venditti cantando "Grazie Donia".
Quella che nel 2004-2005 veniva chiamata "matricola" quell'anno vinse il campionato di serie C2 girone C, battendo grosse rivali quali Cavese e Juve Stabia.
Il sogno continuava e sull'onda della felicità i delfini a Lucca inaugurarono il campionato di serie C1 girone B, quella partita finì 2-1 per i padroni di casa. A Novembre viene esonerato Bitetto che di dirtto è entrato nella storia del Manfredonia, in riva al golfo arriva Salvo Fulvio D'Adderio che condurrà la squadra al 10°posto in classifica con 42 punti. Un campionato bello dove da ricordare ci sono sicuramente le vittorie contro Foggia e Perugia e con un po di rammarico la sconfitta in casa contro il Napoli dove la terna arbitrale vedeva solo quello che voleva.
Ed eccoci al campionato 2006-2007 appena terminato, incominciato con Danilo Pierini e finito con Francesco D'Arrigo, 46 punti (18 andata,28 ritorno) e 9°posto migliore piazzamento di sempre del Manfredonia Calcio.
Un andata burrascosa dove sicuramente ha influito l'errata campagna acquisti, in casa i delfini dominano mentre in trasferta si raccoglie un misero punticino a Taranto (porte chiuse), a Novembre Pierini parte dopo aversi addossato tutte le colpe (anche quelle non sue), arriva il toscano Francesco D'Arrigo che compie un autentico miracolo calcistico, complice l'ottima campagna acquisti di riparazione dove si evince tutta l'esperienza del d.t. Fabio Lupo.
Arrivano elementi preziosi come Marconato,Vanin,Marino,Pederzoli,Alteri e Sansovini partono le colonne Vadacca,Togni,Brutto eTrinchera.
Una squadra perfetta allenata da un ottimo allenatore è entrata nella storia.
Da ricordare ci sono sopratutto le vittorie contro il Teramo e Avellino.

Ringraziamo il Presidente Angelo Riccardi che ha permesso e regalato 5 anni di gloria calcistica ad una città assetata, tutti i soci, gli sponsor , i calciatori , i mister , gli adetti ai lavori , gli abbonati e tutti i tifosi.



LA NOSTRA PAGELLA




  • Marconato : 7 preciso
  • Sassanelli : 4,5 insicuro
  • Fischetti : s.v
  • Apuzzo (ceduto) : s.v
  • Coscia : s.v
  • Trinchera (ceduto) : 4 ingrato
  • Bortel : 6 giovane speranza
  • Calabro : 6,5 attento
  • Citro : 6,5 giovane speranza
  • De Giosa : 6,5 distratto ma attaccato alla maglia
  • Di Simone : 7,5 preciso
  • Giovannini : 8,5 rivelazione
  • Pierotti : 7 sicuro
  • Bertini : s.v
  • Librizzi (ceduto) : s.v
  • Brutto (ceduto) : 5,5 poteva restare
  • Togni (ceduto) : 6,5 auguroni per la tua cariera
  • De Santis : 6 lavoratore
  • Machado : 6 sempre pronto
  • Marino : 6 sta crescendo
  • Pederzoli : 9 il calcio in persona lo vedremo presto in A
  • Piccioni : 6,5 trascinatore attaccato alla maglia
  • Romito : 6 attaccato alla maglia
  • Scarlato : 6 volenteroso
  • Vanin : 6,5 testardo
  • Alteri : 7 centravanti puro
  • Bonvissuto : 6,5 appasionato
  • Vadacca (ceduto) : 4 ha scritto la storia ma si è cullato troppo sugli allori, peccato...
  • De Paula : 7 peccato per l'infortunio, ottimo centravanti
  • Giglio : 5,5 pasticcione ma crescerà
  • Montingelli : s.v
  • Sansovini : 6,5 distratto
  • Trotta : s.v
  • Zoila : s.v
  • Mister Pierini : 6 un signore...
  • Mister d'Arrigo : 8 attento nelle scelte...
  • D.T. Fabio Lupo : 6 si è salvato in corner dopo i disastri estivi...
  • Presidente Angelo Riccardi : 7 troppo tifoso, troppe minacce di andar via , ma grazie di quello che hai fatto qui e farai per il Manfredonia Calcio

Marcello Castigliego

mercoledì 9 maggio 2007

I tre cuginetti... -1941-

foto gentilmente concessa da Tonino Racioppa
Nardino Clemente, Tonino Racioppa e Giovannina Clemente

venerdì 30 marzo 2007

BUON COMPLEANNO TUTTOMANFREDONIA -1 ANNO-


Nasceva il 30 Marzo 2006 il Blog Tutto-Manfredonia da un idea di Marcello Castigliego e Gianpiero Santoro.
Oggi a distanza di un anno, dall'inizio di questa bella avventura siamo pronti a fare un piccolo resoconto.
100 post con oltre 160 fotografie di Manfredonia e della sua storia.
Grande orgoglio è per noi la Sezione Foto d'Epoca, e per la sua buona riuscita dobbiamo ringraziare, con un GRAZIE DI CUORE : Tonino Racioppa, Saverio Papicchio, Anna Carmone e Carlo Castigliego.
Un grazie doveroso va a chi ci ha visitato e ci visita e specialmente a chi lascia commenti nei nostri Post.
UN GRAZIE A TUTTI !!!

Comunicato della Curva Sud "Pasquale Cotugno"



"CURVA SUD PASQUALE COTUGNO" MANFREDONIA


Noi, Associazione "I RAGAZZI DELLA CURVA SUD" e i gruppi "ORGOGLIO e PASSIONE" e "MENTALITA' SIPONTINA", vogliamo con questo comunicato manifestare la nostra estraneità nei fatti verificatisi dopo il derby Manfredonia-Foggia del 25 Marzo 2007.
Allo stesso tempo vogliamo che tutti, dalla stampa alle Tv locali e nazionali, dalle società di calcio stesse ai tifosi tutti non ingigantiscano l'accaduto (sicuramente da condannare) come fatto nelle ultime ore.
Vogliamo inoltre che lo stesso Di Donna raccontasse la verità assoluta, perchè, purtroppo, molti articoli e molti servizi televisivi non l'hanno fatto, al contrario hanno distorto ed inventato molti particolari denigrando un'intera CITTA'.
Abbiamo aspettato tre giorni prima di muoverci e redigere questo comunicato proprio perchè volevamo conoscere i fatti nella loro integra realtà.
Ora sappiamo come sono andate le cose e sincerati delle condizioni del Signor Di Donna, usciamo allo scoperto convinti più che mai che tutti dovremmo fare un'analisi più attenta delle notizie diffuse, soprattutto sulle prime agenzie che, o per dovere di cronaca o per scoop, escono dopo pochi minuti dall'accaduto.Il potere mediatico da nessuno controllato, deve a nostro avviso fare un concreto esame di coscienza e fare in modo che il lettore o il telespettatore si faccia la giusta idea su quello che viene raccontato.
Noi ci sentiamo in dovere di metterci a disposizione di tutti gli organi di informazione per chiarire definitamente la vicenda. Vogliamo che il nome della Nostra Città non venga più infangato da chi non aspetta altro che l'occasione per farsi un briciolo di notorietà.


Sicuri di essere compresi salutiamo.Curva Sud "Pasquale Cotugno"

lunedì 26 marzo 2007

Il Derby Manfredonia-Foggia 1-1 ... Al termine della gara facinorosi aggrediscono giornalista. Il caso su tutte le TV nazionali.







foto di Marcello Castigliego
L'AGGRESSIONE

Finisce con l’aggressione ad un giornalista foggiano, Antonio Di Donna, inviato di Teleradioerre (emittente foggiana che detiene i diritti delle telecronache di entrambe le formazioni daune), un derby fino a quel momento corretto sia in campo che sugli spalti e che mai avrebbe fatto pensare ad un epilogo del genere. Il tutto è accaduto subito dopo il fischio finale, quando i giornalisti accreditati stavano lasciando la tribuna stampa per recarsi negli spogliatoi. Ad un certo punto il giornalista foggiano è stato accerchiato da un gruppo di scalmanati che dopo ripetute provocazioni lo hanno colpito al volto e al capo facendogli perdere conoscenza. Immediatamente trasportato in ospedale, i sanitari gli riscontravano un trauma cranico e sette giorni di prognosi, ricoverandolo nel reparto di chirurgia del nosocomio di Manfredonia sotto osservazione a scopo precauzionale. Al giovane cronista gli è stata eseguita anche la TAC; le sue condizioni sarebbero comunque in via di miglioramento. Al pronto soccorso si sono subito recati i dirigenti della squadra del Manfredonia e il sindaco della città, Paolo Campo. Unanime la condanna del gesto. Il presidente del Manfredonia Calcio Angelo Riccardi ha personalmente incontrato Di Donna e ha espresso viva condanna per episodi che nulla hanno a che fare con lo sport e ha assicurato che la società si attiverà per far sì che fatti come questo non accadano più.
“Mi dispiace molto - commenta lo stesso Di Donna" - per quello che è successo al termine di una partita normalissima, terminata con il risultato più giusto e soprattutto con la grande maturità mostrata da entrambe le tifoserie. Avevo da poco lasciato la sala stampa del Miramare e insieme ad alcuni colleghi mi stavo dirigendo verso gli spogliatoi per le interviste del dopo gara, quando alcuni scalmanati mi hanno prima provocato e poi colpito con schiaffi e pugni.
Da quel momento non ricordo più nulla, ho perso conoscenza e dopo un po’ mi sono ritrovato al pronto soccorso. Ripeto, un vile gesto verso chi cerca quotidianamente di fare informazione.
E’ assurdo. Adesso sono solo felice perché sto bene e ringrazio tutti quelli che mi sono venuti a trovare in segno di solidarietà.
Soprattutto il presidente del Manfredonia, Angelo Riccardi, il sindaco Paolo Campo, i vari colleghi".
Il pronto soccorso intanto è presidiato dalla Polizia che ha subito avviato le indagini per risalire agli aggressori. Qualche minuto prima ignoti avevano spintonato anche il giornalista della Rai Sergio De Nicola che aveva appena terminato la telecronaca in diretta, disposta da Prefettura e Questura per motivi di ordine pubblico. E non è finita. Altri disordini la Polizia di Manfredonia li ha riscontrati nei pressi della stazione ferroviaria dove alcuni tifosi del Foggia hanno letteralmente danneggiato alcuni autobus del servizio urbano che facevano la spola tra lo stadio e lo scalo ferroviario, trasportando gli oltre mille tifosi rossoneri.
Va giù duro il ds del Manfredonia Fabio Lupo. “Per l’ennesima volta pochi imbecilli hanno rovinato il comportamento altamente sportivo di due tifoserie corrette. Sono rammaricato per il vile gesto perpetrato ai danni del giornalista al quale vanno tutte le scuse della società e mie personali”.
di Valerio Serlenga
LA PARTITA
Che le telecamere della Rai non portassero fortuna ai colori biancoceleste erano già in tanti a sostenerlo e semmai fosse stata necessaria una controprova il derby di Capitanata termina sul punteggio di 1-1 lasciando l'amaro in bocca ad entrambe le contendenti: al Foggia perchè ha a lungo accarezzato il sogno del colpaccio esterno che manca da tanto ed al Manfredonia perchè se ci fosse stata la sfrontatezza mostrata nella seconda parte di gara si poteva anche provare a vincere.

Al calcio d'inizio del signor Pinzan le squadre in campo sono prassappoco quelle pronosticate in settimana con qualche piccola novità da una parte e dall'altra. D'Arrigo sorprende parte della stampa (ma non il sottoscritto!) schierando De Giosa a sinistra della difesa al posto dello squalificato Di Simone mentre a centrocampo il ballottaggio Marino-De Santis si risolve a favore di quest'ultimo. Invece l'ex trainer del Manfredonia D'Adderio preferisce lanciare dal primo minuto Mastronunzio a discapito di Chiaretti confermando il resto dell'impiano di gioco che prevede un rigoroso 4-4-2.I ventidue all'ingresso sul sintetico del Miramare sono accolti dalla coreografia della Curva Sud a cui fa da contraltare quella della Nord mentre gli abbondanti 1500 supporters giunti dalla città dauna colorano il loro settore con bandiere e vessilli vari.


Considerato i tempi che corrono forse è bene sottolineare che la correttezza ha regnato sovrana sugli spalti dei settori popolari, sia per un meticoloso servizio d'ordine e sia per una manifesta civiltà di entrambe le tifoserie. Qualche momento di tensione lo si vive nella tribuna con vari focolai rissosi che si accendono ora di qua ed ora di là e si impone una riflessione su quanto possa essere opportuno il divieto, di cui a Manfredonia non si tiene conto, di eliminare i settori per gli ospiti.Chiedendo scusa per la digressione torno agli eventi pedatori.


La prima azione del match porta la firma del Foggia: al 4' Marconato in uscita alta impedisce a Pecchia di arrivare ad impattare il pallone con la testa come era nelle sue intenzioni. I padroni di casa hanno qualche difficoltà nella zona centrale dove Pecchia e Cardinale mostrano un cipiglio ed un'autorità frutto di esperienza e combattività. Quest'ultima dote appartiene anche ad i dirimpettai Pederzoli e De Santis ma alla coppia sipontina manca un pizzico di precisione in più. Al 11' è Pierotti che si sgancia sulla fascia destra e crossa dal fondo creando grossi imbarazzi a Marruocco che smanaccia consegnando il pallone sui piedi di Piccioni, l'esterno mancino non concretizza la ghiotta occasione nonostante colpisca la palla di piatto e spedisce alto sulla traversa dall'altezza del dischetto del calcio di rigore. A conferma della rissosità del portiere rossonero arriva subito dopo l'ammonizione per Marruocco che protesta in maniera a dir poco energica per una presunta carica subìta dai giocatori manfredoniani.Passano i minuti ed il Foggia gode di un certo nervosismo sipontino unito ad un atteggiamento un pò troppo rinunciatario per impadronirsi delle redini del gioco. I rossoneri come un diesel ingranano sempre più ed aumentano gli attacchi verso la porta difesa da Marconato.


Il portiere del Manfredonia diventa protagonista al 13' quando Mastronunzio vede spiovere una palla dalle sue parti e calcia da breve distanza, bravissimo il numero uno biancoceleste a respingere con i piedi ed attenta la retroguardia che spazza fuori.Si entra così in una fase in cui entrambe le squadre non riescono più ad impensierire gli avversari e bisogna giungere al 31' per annotare qualcosa sul taccuino: il cileno Salgado scatta in area in posizione molto sospetta e, vedendo Marconato in uscita, calcia subito verso la porta, la sfera si avvia lenta verso la rete sguarnita ma Calabro arriva come un falco e ad un metro dal patatrac rinvia strozzando la gioia in gola a molti.


Un vecchio adagio dice "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" ed il felino in questione può essere incarnato dall'asso straniero del Foggia Salgado e lo zampino è quello che mette al 33': i satanelli guadagnano una punizione a circa venticinque metri dalla porta ed il calcio che ne consegue non creerebbe il minimo grattacapo se sulla traiettoria della palla non ci fosse per l'appunto Salgado, il "Pescador" aggancia e senza pensarci tira ad incrociare verso l'angolo alto dove Marconato non può arrivare. Uno a zero per i rossoneri ed il vantaggio sta un pò largo alla squadra di mister D'Adderio, avanti più per lo sprazzo di un singolo che per una coralità che negli ultimi sedici metri si smarrisce. Non si perde d'animo il Manfredonia ed il goal subìto quasi libera i biancoceleste di un fardello dal peso insopportabile e prima che terminino i quarantacinque minuti c'è tempo per spaventare la difesa rossonera: corre il 44' e la mente del centrocampo doniano, Pederzoli, aggiunge qualità al lavoro quantitativo quando al limite dell'area scavalca il diretto avversario con un pallonetto che raggiunge Sansovini con quest'ultimo che gira subito al centro per Alteri ma il centravanti è strattonato in maniera irregolare ma l'arbitro non è dello stesso avviso e lascia proseguire per poi fischiare la fine del primo tempo.

Quanto ci tengano i calciatori del Manfredonia a raddrizzare le sorti lo si denota già dal loro ingresso in campo, decisamente in anticipo rispetto ad avversari e terna. Negli spogliatoi è rimasto De Santis che non ha demeritato ma forse paga qualche cincischiare davanti alla difesa che ha messo i brividi in un paio di occasioni. D'Arrigo non vuole indugiare oltre ed il centrocampo diventa a tre con Vanin, Pederzoli ed il subentrato Marino e di conseguenza in attacco Sansovini si allarga a destra, Piccioni avanza e si sistema sull'out mancino e Alteri resta a fare la boa a centro area. Gli aggiustamenti voluti dall'allenatore del Manfredonia richiedono un pò per essere assorbiti e nel frattempo gli ospiti provano ad approfittarne: al 49' Colombaretti prende palla nella propria metà campo ed avanza senza che nessuno gli si faccia avanti, la difesa sipontina si schiera e costringe il rossonero ad allargare il gioco sulla fascia destra dalla quale Pecchia lascia partite un cross basso su cui Marconato arriva per tempo abbrancando senza patemi.


Sale in cattedra il Manfredonia e dopo aver concesso un tempo agli avversari si riversa a folate in attacco per riportare il match almeno sul risultato più equo, quello della parità. Al 52' Sansovini unisce al movimento perpetuo che compie anche un tentativo di calciare a rete, il brevilineo attaccante scatta sul filo dell'offside ma deve accontentarsi di guadagnare un calcio d'angolo. Il momento è propizio e la difesa rossonera vacilla ricorrendo sempre più frequentemente al fallo per arginare il Manfredonia. Al 53' è un calcio da fermo di Pederzoli a creare seri pericoli alla porta difesa da Marruocco, l'estremo dauno non si muove nemmeno quando Alteri colpisce di testa ma la corsa della palla termina non di molto a lato. Lo schema funziona ed al 61' il copione è lo stesso con il centrocampista che calcia al bacio da destra una punizione che spiove in area dove l'attaccante supera tutti...barra della traversa compresa! Non c'è due senza tre ed al 64' ancora Pederzoli che va al cross ed ancora Alteri che svetta, la fortuna e la precisione non sono con l'avanti biancoceleste che sfiora di un soffio una rete sempre più meritata per lui ma soprattutto per la squadra.
Il valzer dei cambi spezza il ritmo della gara ma non frena il carattere del Donia sempre più capace che si può pareggiare. L'allenatore ospite opera due cambi nell'arco di una dozzina di minuti ma toglie dal campo Cardinale che era parso tra i migliori dei suoi ed i rossoneri non tardano a pagare pegno confermando tra l'altro le doti di D'Arrigo nel leggere la gara in corso. Il mister del Manfredonia manda in campo il redivivo Scarlato al posto di De Giosa ed il sempre combattivo Bonvissuto per un Sansovini al di sotto del proprio potenziale. Sette minuti dopo quest'ultimo accorgimento la squadra di casa pareggia: le lancette segnano 82 minuti di gioco ed una mischia seguente a calcio di punizione viene risolta da Giovannini, in propensione offensiva, che si sostituisce agli attaccanti biancoceleste e sigla il meritatissimo punto del pari. Uno ad uno ed un boato accompagna i festeggiamenti degli undici in campo.A dispetto di quanto dirà l'ingrato D'Adderio a termine della partita il Manfredonia legittima ancor più il risultato di pareggio sfiorando la clamorosa rete del vantaggio ma alla fine prevale la soddisfazione tra i contendenti in campo ed il triplice fischio finale sancisce l' equilibrio frutto di un tempo per parte.
Il temuto derby non ha arrecato danni nè al Manfredonia e nè al Foggia. Il risultato finale, a mio avviso, premia al di là dei propri meriti gli uomini di D'Adderio, forse sarebbe più giusto dire che punisce quell'eccessivo timore reverenziale sipontino dei primi quarantacinque minuti allorquando i dauni sono passati in vantaggio con cinismo ma anche con un pizzico di casualità. Bravo a mister D'Arrigo che sfrutta al meglio l'organico a disposizione, dà la giusta scossa nell'intervallo ai suoi ragazzi ed egli stesso modifica qualche convincimento maturato in settimana adattando la squadra a quanto visto durante il primo tempo.
Bravi ai calciatori biancoceleste, senza distinzione, nel credere fino alla fine al pareggio ed a meritarlo ampiamente. Bravi ai tifosi che hanno luogo ad una sfida nella sfida nel segno del reciproco rispetto. Una tirata d'orecchi, energica da creare rossore, invece va rivolta all'allenatore rossonero Fulvio D'Adderio. Esagerato durante il match con il continuo moto fuori dalla zona di competenza, inedito quando sbraita a muso duro con il primo assistente dell'arbitro, ingeneroso e rancoroso in sala stampa quando dimentica l'educazione ed il rispetto per il lavoro altrui lanciandosi addirittura in una disamina che nemmeno il più cieco tifoso foggiano potrà condividere. Evidentemente il tecnico del Foggia si portava più di qualche sassolino nella scarpa e non gli è parso vero di poterselo togliere al Miramare. La realtà per lui resta quella della totale assenza di vittorie fuori casa, il resto sono illusioni durate un'oretta.
MANFREDONIA - FOGGIA = 1-1
MANFREDONIA: Marconato, Pierotti, De Giosa(71' Scarlato), Pederzoli, Giovannini, Calabro, Vanin, De Santis(46' Marino), Alteri, Piccioni, Sansovini(75' Bonvissuto). Allenatore: D'Arrigo Francesco
FOGGIA: Marruocco, D'Alterio, Ignoffo, Cardinale(63' Giordano), Pagliarulo, Zaccanti, Pecchia, Shala, Mastronunzio(74' Chiaretti), Salgado(90' Princivalli), Colombaretti. Allenatore: D'Adderio Fulvio Salvo
MARCATORI: Salgado(F) al 33', Giovannini(M) al 82'.
ARBITRO: Pinzan Riccardo di Empoli1°
ASSISTENTE: Biancalani Fabio di Prato2°
ASSISTENTE: Manganelli Lorenzo di S.Giovanni Valdarno
NOTE: ammoniti Marruocco(F), Pierotti(M), Piccioni(M), Cardinale(F), Calabro(M), Giordano(F).Terreno di gioco sintetico in perfette condizioni nonostante la pioggia caduta fino a poche ore dall'inizio della partita.
Spettatori circa 4000 di cui buoni 1500 giunti al Miramare dal capoluogo dauno.
Recupero: 1 minuto nel 1°tempo, 4 minuti nel 2° tempo
Altri risultati C1/B -27^ giornata-Gallipoli-Ancona 0-2; Giulianova-Taranto 0-2; Martina-Lanciano 0-0; Perugia-Juve Stabia 0-0; Ravenna-Ternana 1-0; Salernitana-Avellino 1-1; Sambenedettese-Teramo 2-0; San Marino-Cavese 2-0
Classifica C1/B -27^ giornata-Ravenna58; Avellino53; Cavese49; Taranto45; Foggia,Perugia44; Juve Stabia42; Salernitana37; Lanciano,Sambenedettese36; Gallipoli,Manfredonia34; Teramo30; S.Marino29; Ternana27; Martina26; Ancona24; Giulianova8


di Matteo Fidanza