lunedì 31 luglio 2006

La Cripta della Basilica di Siponto

Interno della Cripta di Siponto, di Despréz

La cripta scavata all'interno della basilica di Santa Maria di Siponto rappresenta un vero e proprio enigma: essa infatti mantiene la pianta quadrata tipica di una chiesa sorta dopo il mille sulle rovine del tempio di Diana ed adiacente alla cella del tempio dauno ritrovata a 9 metri di profondità.


Tuttavia, benché le fonti ci facciano sapere dell'esistenza di una "chiesa di Santa maria di Siponto" sin dal V, VI secolo e benché nella cripta fosse venerata una stupenda statua lignea chiamata dal popolo "
La Sipontina o Madonna dagli occhi sbarrati", secondo alcuni studiosi che ne hanno curato i restauri (P. Belli D'Elia), sarebbe stata scavata non prima del XII secolo all'interno della chiesa del 1000 parzialmente crollata dopo un terremoto.


Lo scavo della cripta ha fortemente condizionato le strutture della chiesa superiore e soprattutto la copertura con un caratteristico lucernario che poggia su 4 enormi pilastri della cripta.


Secondo altre fonti la cripta sarebbe la parte inferiore del Battistero di San Giovanni attestato nelle "Vite di San Lorenzo" del secolo VII e IX che in seguito al forte bradisismo della zona o per difendersi dalle incursioni dei pirati slavi, venne diviso in due parti: le attuali chiesa superiore e cripta.

Alla cripta si accede da una scala esterna (altro segno non comune) posta sul lato Sud della chiesa superiore: essa doveva corrispondere ad una posizione privilegiata o in quanto rivolta verso la città di Siponto o perché potesse testimoniare la continuità con la prospiciente area paleocristiana, forse all'epoca non così in rovina.


Si tratta di un grande spazio quadrato detto "a sala" dedicato al culto, sorretto da 4 enormi pilastri e da 16 colonne.
La ricorrenza del 4 e dei suoi multipli nello scheletro dell'edificio gli danno una forma quadrata che lo accosta alle chiese armene o al "Santo sepolcro" etiope di Lalibela.


A tutt'oggi non esistono in Occidente altre costruzioni risalenti ai primi secoli del cristianesimo che abbiano la stessa pianta: si tratta ancora una volta di un segno fortissimo dell'Oriente in Occidente.
Anche al suo interno le serie di colonne e capitelli creano un ambiente di grande armonia.

martedì 11 luglio 2006

Ecco questa lastra marmorea ricorda...

foto di Marcello Castigliego

Si trova all'inizio di Corso Manfredi (all'angolo tra Via G.Palatella e Corso Manfredi)


lunedì 10 luglio 2006

La bella fontana...

Foto di Gianpiero Santoro

4 volte CAMPIONI DEL MONDO!!!


fonte AP

Campioni del Mondo per la quarta volta nella storia.

Questa volta soffrendo, disperando a tratti, aggrappandoci all'approdo dei rigori quando non ne avevamo davvero più. Ma una volta tanto la classica lotteria dei tiri dal dischetto, per di più contro la bestia nera Francia, ci ha detto bene, e nel momento più nero del calcio italiano degli ultimi vent'anni torniamo da Berlino con la Coppa del Mondo a dispetto, va ricordato, di parecchi pronostici.

La stampa internazionale, che aveva incensato gli azzurri dopo le ultime prestazioni, tornerà probabilmente a definirci catenacciari e fortunati, perchè dopo un ottimo primo tempo gli uomini di Lippi hanno visibilmente accusato i supplementari della semifinale, e dal 46' al 120' era stata indubbiamente la Francia a creare i maggiori presupposti per vincere partita e coppa. Ai nostri va dato merito di aver stretto i denti nel momento di difficoltà e di aver fatto cinque su cinque ai rigori, dove l'errore fatale per i francesi porta la firma di quel Trezeguet che ci aveva colpiti con il golden gol nella finale dell'Europeo del 2000.
Come previsto sia Lippi che Domenech confermano gli schieramenti delle semifinali: i francesi col 4-2-3-1, gli azzurri con 4-4-1-1, e l'inizio di gara è subito frizzante. In uno scontro con Cannavaro Henry rimedia un colpo al viso e resta stordito per un paio di minuti. Appena si riprende, al 5', apre lo spazio a Malouda che entra in area e va a terra sul contatto presunto con Materazzi; Elizondo concede il più che generoso penalty, Zidane calcia col cucchiaio, la palla sbatte sulla parte inferiore della traversa e supera la linea di porta, la Francia è subito in vantaggio.Gli azzurri sembrano sorpresi, su un taversone di Sagnol deviato da Materazzi Buffon ha un altro brivido, il primo squillo dei nostri è una punizione da destra di Pirlo su cui Thuram sfiora l'autorete di testa.
I francesi soffrono sulle palle inattive, ed al 16', su corner da destra ancora di Pirlo, Materazzi svetta su Vieira in mezzo all'area e batte di testa Barthez per l'immediato 1-1.L'Italia tiene bene il campo e fa girare discretamente palla, ma pur spingendo sugli esterni non sembra brilantissima negli ultimi trenta metri; Totti è visibilmente giù di corda e non riesce a liberarsi dalla marcatura a uomo di Makelele, Toni soffre di solitudine in mezzo a Thuram e Gallas. Ci pensano allora i difensori sui calci piazzati a creare grattacapi a Barthez, ed al 27' ancora Materazzi di testa spaventa i francesi, con Elizondo che gli fischia comunque una discutibile spinta.
Al 35' bella combinazione in velocità Totti-Gattuso-Toni, ma il centravanti si fa deviare in angolo la conclusione. Sul tiro dalla bandierina lo stesso Toni trova il primo acuto di testa, ed è la traversa a negargli il gol del 2-1.Dopo l'intervallo lo scenario cambia: al 46' Henry sfonda subito la difesa italiana sul lato sinistro, ma Buffon para a terra il suo piatto destro. Poco dopo, al 49', l'attaccante dell'Arsenal affonda a destra trovando un angolo, e sugli sviluppi del corner Ribery calcia alto da fuori area. I francesi sembrano avere più benzina e crescono in convinzione, i nostri capiscono di essere in difficoltà e abbassano pericolosamente il baricentro.
Al 53' Zambrotta rischia l'intervento in area su Malouda, poteva starci il rigore più che nel primo caso.Al 61' Vieira accusa uno stiramento e lascia il posto a Diarra, Lippi cerca di bloccare l'emorragia cambiando assetto: richiama Perrotta e Totti inserendo Iaquinta e De Rossi, e disegna un 4-2-3-1 con Pirlo più avanzato e De Rossi al fianco di Gattuso a protezione della difesa. Le cose migliorano, anche se al 63' ci vuole ancora Buffon per disinnescare lo scatenato Henry, mentre al 76' Pirlo sfiora il palo con una punizione tagliata su cui Barthez, comunque, è vigile.L'Italia soffre ma conduce in porto il pari fino al 90', prima dei supplementari Lippi si gioca anche il terzo cambio con Del Piero per Camoranesi.
L'inerzia della partita resta anche nell'extra time nettamente dalla parte dei francesi, al 98' Ribery scambia con Malouda e col tocco di punta dal limite dell'area mette a lato di pochissimo. Al 103' Zidane imbecca a destra Sagnol e si porta in mezzo all'area, sul cross del terzino Zizou gira di testa a botta sicura, ed è uno strepitoso Buffon a negargli il gol con un gran colpo di reni all'indietro.
Nel secondo supplementare, finalmente, cala anche la Francia, che al 109' perde anche il suo faro. Dopo uno scambio verbale con Materazzi Zidane perde la testa e colpisce l'italiano con una capocciata al petto, l'impressione è che nè l'arbitro nè i collaboratori abbiano visto niente, e c'è il sospetto che a "suggerire" il da farsi a Elizondo sia stata l'organizzazione appena visto il clamoroso replay. Il fuoriclasse francese conclude con un cartellino rosso la sua straordinaria carriera.
L'Italia prova a sfruttare in pochi minuti la superiorità numerica, ma non ci sono proprio più energie e si va ai rigori.Gli azzurri questa volta non sbagliano niente; Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero trasformano con freddezza e precisione, Trezeguet sbaglia il suo penalty calciando sulla traversa, ed è Fabio Grosso a calciare il rigore che consegna l'Italia di Lippi alla storia.
fonte: Alice.it

giovedì 6 luglio 2006

Manfredonia tra i 18 "Diamanti" della Puglia...

“Considerata ‘la porta del Gargano’, Manfredonia conserva intatto quel fascino che le diede Manfredi, il re ‘biondo, bello e di gentile aspetto’.Così inizia il proemio dedicato alla nostra città, nel sito www.pugliamare.com/turismo.htm, un portale tutto dedicato alle bellezze naturali-paesaggistiche della regione Puglia.

Obiettivo del sito, approvato dalla provincia di Foggia, è quello di presentare e consigliare allo stesso tempo, ai lettori e ai turisti che desiderano visitare la Puglia, le mete e le località più belle e caratteristiche del territorio con una serie di suggerimenti su come e dove trascorrere le vacanze.
E poi non mancano news, curiosità e consigli sulle attività sportive, sui migliori menù gastronomici, sui più interessanti percorsi ed escursioni da fare e le numerose fotografie a corredo delle tante località presentate.

Tra queste mete c’è anche Manfredonia, una vera sorpresa in quanto la nostra cara città risulta quasi sempre fuori da qualsiasi genere di classifica soprattutto se si parla di turismo, che figura nella lista dei diciotto “diamanti” di tutta la Puglia insieme ad altre località turistiche pugliesi prescelte come: le isole Tremiti, Peschici, Rodi, Vieste, Polignano, Rosamarina, Ginosa Marina, Laghi Alimini, Castro, Frassanito, Otranto, Pescoluse, San Foca, Santa Cesarea Terme, Santa Maria di Leuca, Torre dell’Orso.

La recensione di Manfredonia prosegue ricordando che essa è “sede del museo archeologico nazionale del Gargano, ove si conservano le famose stele funerarie sipontine che illustrano l'antica civiltà daunia, la cittadina propone al visitatore il suo centro storico, fatto di vicoli bianchi, ed il suggestivo castello svevo-angioino”.“In un susseguirsi di spazi liberi e di moderni stabilimenti balneari – si legge ancora - il tratto di mare, che per oltre trenta chilometri si estende a Sud di Manfredonia, offre sempre diverse possibilità al turista”.

Un accenno anche al villaggio di Siponto “tra questo immenso litorale con sabbia dorata finissima e Manfredonia si incontra Siponto Lido, un ridente centro balneare con ville circondate dal verde e dai fiori. Splendida la vegetazione di Siponto: rigogliosi eucalipti, ombrose pinete, stupendi oleandri. A ridosso di quel lido fioriva un tempo una delle più antiche città della Daunia, fondata, seconda la leggenda, da Diomede...”

Particolare del Portale di San Leonardo ...

foto di Marcello Castigliego

mercoledì 5 luglio 2006

Magia Azzurra...


foto di M.Castigliego

Bandiere Tricolori esposte sui balconi delle vie cittadine...
...e ora Azzurri andate verso Berlino e portateci la Coppa

martedì 4 luglio 2006

L'Urlo di Tardelli ci ricorda...

Ogni 12 anni in finale, Sempre vincenti con la Germania, e comunque vada Siamo in SemiFinale.
Questa foto di 24 anni fà ci ricorda Italia-Germania Ovest finita 3-1...
Viva l'Italia