giovedì 31 agosto 2006

Ricordando...

foto di Marcello Castigliego
28 agosto 2005
Un intenso momento del 50°anniversario dell'incoronazione dell'icona della B.V.Santissima Maria di Siponto.

mercoledì 30 agosto 2006

L’ICONA DELLA MADONNA DI SIPONTO SARA’ RESTAURATA

Rinnovando una antica e consolidata tradizione in vista dell’annuale Festa cittadina in onore di Maria Santissima di Siponto, eletta Prona di Manfredonia, il Comitato Festa Patronale e una rappresentanza dell’Amministrazione comunale, si sono recati presso il Palazzo arcivescovile, per porgere il devoto omaggio delle città al capo della Chiesa di Manfredonia, l’arcivescovo mons. Domenico D’Ambrosio.
Un momento che sintetizza gli alti significati civili e religiosi di cui è portatrice la comunità manfredoniana, che si rinnovano straordinariamente nel nome della fede verso la santa Patrona coralmente e festosamente espressa con le solenni celebrazioni di fine agosto.
Un incontro istituzionale che la spontanea amabilità dell’arcivescovo D’Ambrosio ha reso cordiale, quasi confidenziale. Una occasione anche per riflettere su taluni aspetti della vita della comunità e della città.
Le considerazioni del presidente del Comitato, Franco Castriotta nell’esporre la programmazione delle manifestazioni culturali e ricreative caratteristiche della Festa grande della città, e degli assessori Rocco Piccolo, Pasquale Bisceglia e Pasquale Paglione sull’attività di governo di una città descritta in "dinamico sviluppo economico e sociale", hanno trovato riscontro in una serie di riflessioni e comunicazioni da parte del Presule sipontino che si è detto "fiducioso sul futuro di una città viva che trova la forza e la speranza di costruire il presente nella tradizione e nella storia del passato e nell’amore e nella devozione alla Vergine Santa, Madre e Regina incontrastata della nostra comunità".
Un primato quella della Madonna di Siponto sancito dal pellegrinaggio in tutta la diocesi dell’icona di Maria SS di Siponto ovunque accolta da entusiastici attestati di fede.
"Il pellegrinaggio – ha comunicato l’arcivescovo - si concluderà con la festa dell’Immacolata alla presenza del cardinale Sodano. Dopo di che il sacro tavolo della Madonna sarà sottoposto – ha annunciato – ad un restauro conservativo che sarà effettuato presso laboratori specialistici di Bari".
Le iniziative dell’arcivescovo D’Ambrosio non si fermano qui. A breve saranno avviati i lavori per la costruzione della nuova chiesa dello Spirito Santo nel rione Monticchio cui seguiranno quelli per la creazione del museo diocesano nei locali dell’episcopio da poco restaurato, con annesso archivio storico in corso di riordino. La biblioteca diocesana allocata nei piani alti del Seminario arcivescovile, sarà trasferita nell’ampio salone del piano terra, mentre nei locali attigui sarà realizzato l’auditorium Santa Chiara. "Nelle prospettive anche il restauro della chiesa San Benedetto per i quali disponiamo dei necessari fondi. Abbiamo purtroppo perduto – ha soggiunto - il cospicuo finanziamento per restaurare gran parte dei fabbricati annessi alla basilica di San Leonardo".
Un velo di tristezza e di rammarico trapelano dai suoi occhi. E anticipando gli interrogativi tra l’incuriosito e l’incredulità che affioravano dai volti dei presenti, l’arcivescovo D’Ambrosio ha spiegato che si tratta delle risorse, oltre 510mila euro, destinate al recupero e al restauro dell’Abbazia di San Leonardo, espressamente previsti dal PIS n. 15, POR Puglia 2000-2006. "Se non ché – ha raccontato con evidente disappunto – l’Ente Parco del Gargano gestore del PIS ha subordinato l’esecuzione dell’importante intervento, alla cessione in comodato d’uso dell’immobile dell’ex Hospitales all’Ente Parco per farne un centro visite, lasciando alla proprietà, cioè alla chiesa, la disponibilità solo per pochi giorni al mese. Una proposta inaccettabile – ha affermato l’arcivescovo - così come non è stata accettata, perdendo di conseguenza i finanziamenti che ci avrebbero consentito di riportare all’antico splendore un complesso monastico di inestimabile valore storico, artistico e religioso. Oltre a privare Manfredonia di un suo prestigioso riferimento patrimoniale, avremmo tradito i sacrifici fatti dal mio venerato predecessore mons. Vincenzo D’Addario che con tanto scarifico acquistò il monumento sacro nella sua interezza, per destinarlo a luogo di accoglienza, di riflessione e di proposte valide per i tanti moderni cercatori di Dio. Il Parco ha rifiutato anche l’offerta della cessione gratuita di una sala per le proprie attività".
L’ex Hospitales di quel prestigioso monumento tra i segnacoli di riferimento della Via sacra longobardorum, è in via di ristrutturazione ad opera della Soprintendenza ai beni culturali e una volta ultimati i lavori sarà destinato ad accogliere una comunità religiosa che si occuperà di ridare vita piena a quello baluardo storico-religioso. Le risorse previste dal PIS incredibilmente perse avrebbero consentito di andare oltre e di mettere mano anche alle fabbriche retrostanti in rovina.

Ufficio Stampa e Comunicazione Comune di Manfredonia

domenica 6 agosto 2006

2 anni fa moriva Filippo...

Il Golfo di Manfredonia ha ospitato, dalla primavera del 1998 all'estate 2004, un delfino maschio adulto, della specie Tursiops truncatus, chiamato Filippo.
Il Delfino Filippo è stato uno dei pochi delfini al mondo che volontariamente interagiva con gli esseri umani nel suo habitat naturale.
Il Delfino Filippo, abbandonando il branco, scelse di vivere da solo preferendo la compagnia degli uomini a quella degli altri delfini.

Sempre amichevole e propenso al gioco, non era raro avvistarlo mentre seguiva le imbarcazioni dei diportisti od in prossimità dei mezzi navali ormeggiati presso il molo di Ponente.Allo scopo di tutelare l’incolumità del tursiope e di quanti si avvicinassero all’animale, il quale era pur sempre un mammifero selvatico, la Capitaneria di Porto di Manfredonia aveva emanato due Ordinanze (la n.31 e la n.62 del 2001), con le quali erano state dettate precise norme sul comportamento da tenere con l’animale

La mattina del giorno 06-08-04 , alle ore 10:30 circa, il corpo privo di vita del delfino "Filippo" veniva recuperato nelle acque tra il Molo di Levante del Porto Vecchio di Manfredonia e il Porto Alti Fondali dal personale della Capitaneria di Porto. In seguito, con l'ausilio di alcuni componenti del Comitato per la tutela del delfino, il corpo è stato trasportato presso la cella frigorifera del mercato ittico di Manfredonia, dove nei giorni successivi fu fatta l'autopsia.

A distanza di 2 anni dalla scomparsa di Filippo, i cittadini di Manfredonia non sono ancora a conoscenza dove il Delfino "certamente imbalsamato" e conservato...

Marcello Castigliego

sabato 5 agosto 2006

Manfredonia, Arco di Gentil marina...

foto di Marcello Castigliego

Arco di gentil marina,

Figlia di Manfredi

E della vergine Beccarino

Una gemma Tu sei

Fra le Daune tue sorelle.

Di Siponto Tua ava

Fremono ancor

Le sponde

Della gloria di Roma.

O santa, o augusta città,

Che il Gargano difende

E l'Adriatico bagna,

Cammina...! Va'avanti...!

Splendori e onori

Tu avrai

Antonio Giuseppe Gentile (poeta e storico manfredoniano)