venerdì 25 dicembre 2009

Auguri di Buon Natale !


In questo giorno di festa, di amore e tanti regali ogni desiderio diventi reale.

Colore testo
Tanti auguri a voi di Buon Natale!

La redazione di Tutto Manfredonia

martedì 22 dicembre 2009

NATALE1974


Eravamo più schietti, forse con meno soldi in tasca, ma certamente più sereni, meno frenetici.
Era tempo di "austerity" dopo la Guerra del Golfo, l'illuminazione delle vetrine era ridotta, si circolava a domeniche alterne per risparmiare carburante.
Eppure il Natale di quell'anno ha certamente profuso un'alone di misticità che purtroppo si è andato perdendo.
Oggi Natale ha quasi perduto il vero significato della ricorrenza.
Qualche illuminato "opinionista" l'anno scorso ha detto in TV che il Natale ha ANCHE un significato religioso.
Guardate questi bambini, sereni sotto un alberello spoglio rispetto a quelli addobbati oggi. Eppure ci sembrava così ricco....

Sono i miei figli, Gianluca e le gemelle Maria-Grazia e Stefania.

giovedì 10 dicembre 2009

1960 - Il bambino sulla riva di Spiaggia Castello


Manfredonia, Spiaggia Castello- Il piccolo Carlo Castigliego con il cappello di paglia e un costumino primi anni'60.

giovedì 26 novembre 2009

Ottobre 1950, il marinaio manfredoniano.


Roma, 59 anni fa. Studio artistico "Grillo e Cascino", il ventunenne sipontino Tobia Castigliego in posa per la tradizionale fotografia del servizio obbligatorio di leva.

martedì 24 novembre 2009

Estate 1960. Lo zio ed il bambino

In questa foto d'epoca logorata dal tempo, lo zio Matteo Castigliego con in braccio sulla "Spiaggia Castello" il piccolo nipotino Carlo. Si intravede l'ex Istituto Nautico (ora Liceo Classico).

LEZIONE DI CHITARRA


La nipotina è curiosa e vuole "suonare" assieme al nonno, che si impegna volentieri a darle la prima lezione di chitarra.

Il questo caso, etichettato impropriamente come "Foto d'epoca", di antico c'è la chitarra, risalente agli anni '60 (notate la targhetta con la scritta TONI), e ci sono io, Tonino, il chitarrista settantenne!

sabato 21 novembre 2009

Il LUC di Manfredonia sarà intitolato a Peppino Impastato !

E' totalmente rivolta ai giovani l'iniziativa del Comune di Manfredonia di creare un centro polivalente di aggregazione sociale e promozione culturale, il LUC (Laboratorio Urbano Culturale), dedicandolo significativamente alla memoria di Peppino Impastato.
Attraverso la partecipazione al bando regionale Bollenti Spiriti- Riqualificazione urbana. Interventi di rivitalizzazione economica e sociale rivolti alle fasce giovanili- è stato infatti realizzato uno spazio-laboratorio per i giovani presso l'ex Mercato ittico.

La ristrutturazione del vecchio Mercato ittico ha totalmente riqualificato uno spazio urbano del centro storico, destinato ora a divenire un laboratorio culturale, civile, economico e sociale.
Un luogo dei giovani e per i giovani, con lo sviluppo di attività di ricerca musicale e artistica, un contenitore culturale, un volano per nuove forme occupazionali giovanili legate soprattutto al mare.
Vi troveranno spazio un laboratorio di arti espressive ( cinema, musica, teatro, etc.); un forum permanente che favorisca la partecipazione e l'impegno civico dei giovani; attività culturali ( mostre, rassegne, etc.) , ma anche servizi legati al mare ( ad es. di animazione, cura e salvaguardia delle spiagge).

Ma in primis il LUC vuole essere l'occasione per accrescere il senso di inclusione dei giovani all'interno della comunità locale, una maniera per combattere l'emarginazione e la devianza attraverso l'incentivazione delle progettualità e dei talenti.Su proposta dell'assessore alle politiche sociali Paolo Cascavilla, la Giunta comunale ha deliberato di intitolare il LUC di prossima inaugurazione alla memoria di Peppino Impastato"per il coraggio, l'impegno civile, il senso della legalità, la voglia di riscatto del Sud, comportamenti e valori espressi fino al sacrificio della vita".

"Il grande pubblico oggi conosce la storia di Peppino Impastato soprattutto grazie al successo de "I cento passi", il film di Marco Tullio Giordana che ne ripercorre la breve ma intensa vita.Pur essendo nato all'interno di una famiglia mafiosa e vivendo in una città, Cinisi(PA), che era il regno incontrastato di Tano Badalamenti, Peppino seppe con coraggio denunciare e sbeffeggiare politici e mafiosi. Erano gli anni settanta, era l'epoca delle "radio libere", e proprio attraverso una di queste, Radio Aut, e una trasmissione, "Onda pazza", Peppino seppe squarciare il velo omertoso che avvolgeva la sua città.

La mafia lo condannò per questo, appena trentenne, a una morte atroce, non lasciando ai suoi familiari nemmeno il conforto del ritrovamento del corpo: fu fatto saltare in aria con una carica esplosiva piazzata su un binario ferroviario.Era il 9 maggio 1978. Sorte doppiamente malvagia quella di Peppino, perchè in quel giorno fu ritrovato a Roma il cadavere di Aldo Moro, e l'orribile fine del giovane palermitano passò completamente in sordina. 24 anni ci sono voluti per condannare all'ergastolo chi decise la morte di Peppino, il boss Tano Badalamenti.

Il nascente LUC di Manfredonia aveva bisogno di un nome che contenesse in sè un esempio forte e imperituro per i giovani. Oggi si è deciso che quel nome è Peppino.




Luca Piemontese
tratto dal gruppo "Una strada di Manfredonia alla memoria di Peppino Impastato" di Sonni Pinto: www.facebook.com


martedì 17 novembre 2009

Panorama con olivi e fichi d'india



La nostra bella città sembra incorniciata di prodotti naturali.

GINOCCHIA COL CEROTTO


Mio figlio Vincenzo, detto Enzo, come tutti i maschietti a quell'età era vivacissimo.

Fortunatamente tutte le sue cadute, anche quelle più serie, si risolvevano miracolosamente con il Salvelox (...che non fa male quando si leva!).

Questa volta la caduta ha coinvolto entrambe le ginocchia.

È una delle mie prime foto a colori, scattata nel 1970.

giovedì 5 novembre 2009

Le due sorelline - 1950


Maria e Rosaria Cinque, in occasione di un matrimonio di una loro cugina, hanno fatto questa bella foto ricordo nello Studio fotografico.

L'artista Umberto Valente talvolta colorava a mano le sue fotografie da Studio, perché nel 1950 le pellicole a colori si usavano solo a Hollywood.

Il marinaio in licenza - anno 1952


Il bel giovanotto Raffaele Cinque, classe 1931, è venuto in licenza a Manfredonia ed ha portato nel rinomato Studio di Umberto Valente, la sua fidanzata Mattia Prencipe e la sua sorellina Maria per fare una foto ricordo.

Notate la freschezza dei tre soggetti e la bellezza veramente acqua e sapone delle due donzelle. Il quadretto ha veramente un profumo di nostalgia per i tempi passati.

mercoledì 28 ottobre 2009

25 giugno 1953, un matrimonio speciale 2.

25 GIUGNO 1953. (vedi post precedente un matrimonio speciale 1) L'aspetto dell'altare della Cattedrale nel momento dell'Eucarestia nel matrimonio tra Antonio Guerra e Maria De Finis. Si può notare in questa celebrazione "pre-concilio vaticano II" la diversa predisposizione dell'altare, della Sacra Icona della Vergine di Siponto (ancora non incoronata), del pavimento e del balconcino dell'altare (che ora non c'è più).

giovedì 22 ottobre 2009

Stop alla Strada della Morte ! Creato Comitato di protesta su Facebook per sensibilizzare l'opinione pubblica.


Comitato di lotta per incentivare l'ampliamento e
l'ammodernamento della
S.P 141 DELLE SALINE, la prima strada Pugliese con
maggiori incidenti.Strada
principalissima che collega il nord barese alle
piu' belle località turistiche
del Gargano.Usata anche da milioni di
pellegrini in visita al Santuario di Padre
Pio.

Questa la descrizione del gruppo creato su Facebook da Manuel Marzocca, oltre 1.054 membri hanno aderito sul network più famoso e diffuso al mondo. Il gruppo è nato per protestare contro la politica dello "scarica barile" attuata specialmente per i lavori di ammodernamento e sistemazione della Strada Provinciale 141, nota come la Strada delle Saline che collega Manfredonia a Zapponeta proseguendo per Margherita di Savoia (BAT), che collega in pratica il barese al Gargano.
Non c'è anno che non si contino morti, e proprio un mese fa persero la vita Juliana e Teo Marchano rispettivamente moglie e figlio del centravanti sipontino Mauro. Un lutto che ha richiamato all'attenzione l'opinione pubblica locale per quella strada ribattezzata della morte dove da anni non si riesce a sbloccare questa assurda situazione di stallo per lavori approvati in Provincia, finanziati ma mai iniziati, mentre il numero di feriti e morti va avanti. Ed ecco che alla protesta iniziata pochi giorni fa da Manfredonia.net conteggiando giorno per giorno "l'indifferenza di chi deve provvedere" si aggiunge il Comitato creato su Facebook che in pochi giorni ha rilevato tantissime adesioni di gente arrabbiata, delusa. Già contattati Fabio e Mingo di Striscia la Notizia e Remo Croci del TG5 per portare a livello nazionale questa vergognosa situazione che non ha colore politico.
Contattati anche i parlamentari Bordo, Cera e Leone (vicepresidente della Camera) per prendere posizione in questa che è prima di tutto una questione politica.

Per partecipare al gruppo : http://www.facebook.com/search/?q=strada+delle+saline&init=quick#/group.php?gid=308809770331&ref=mf

Tutto Manfredonia invita a partecipare tutti i suoi visitatori al gruppo e alle varie iniziative che verranno promosse, e da la disponibilità di pubblicare comunicati e quant'altro inerente alla situazione promosse dal Comitato di protesta. L'unione fa la forza !!!



Sondaggio: Candidato Sindaco, Vince Riccardi con il 49 %


Chi vorresti come Candidato Sindaco di Manfredonia ?


Riccardi Angelo (PD) : 26 voti 49 %

Franco La Torre (PD) : 12 voti 22 %

Giandiego Gatta (PdL) : 8 voti 15 %

Nessuno dei 4 : 5 voti 9 %

Stefano Pecorella (PdL) : 2 voti 3%

Non so : 0 voti 0%


VOTANTI = 53

Facebook : Tutto Manfredonia raggiunge quota 500 fans

mercoledì 21 ottobre 2009

I tre fusti


Siamo nel 1955. I giovanotti alla spiaggia assumono una posa divertente per farsi fotografare da Pino Lauriola.

Notate i costumi da bagno: Due, quelli scuri, sono di lana lavorati a maglia. Si vede bene che quello di sinistra, a contatto con l'acqua, si è solo un po' allentato.

Quello chiaro no, perché e di tessuto elasticizzato, probabilmente il "sotto" di un costume femminile acquistato al mercato delle "robe americane", il mercatino dell'usato dell'epoca.

Io ne avevo uno bellissimo, azzurro....che mi andava un po' stretto di cavallo perché era fatto per essere indossato dalle femmine.

martedì 20 ottobre 2009

25 giugno 1953, un matrimonio speciale 1.

25 giugno 1953, non è un matrimonio come tutti, è un matrimonio speciale. L'aspetto della Cattedrale stracolma e porte chiuse, testimonia che c'è qualcosa di strano.

Antonio Guerra partito alla tenera età di 3 anni da Manfredonia con i genitori per gli USA, tornato da giovanotto per vacanza in riva al golfo si "innammora" di sua cugina (mai conosciuta prima) Maria De Finis. Nel giro di poco tempo avuta la "dispensa papale" i due giovani giungono al matrimonio celebrato da don Leandro Cascavilla nella chiesa Cattedrale di Manfredonia.

"Un americano si sposa una sipontina" nella piccola città del golfo (30 mila abitanti circa) circola subito la voce e l'eccezionalità dell'evento non passa inosservata, parenti e curiosi affollano la "chiesa madre".
Una vita felice trascorsa negli Stati Uniti, con ben 9 figli e tanti nipoti.
56 anni dopo la fantastica storia d'amore continua...

Nei prossimi post altre fotografie d'epoca di quel giorno particolare.



martedì 13 ottobre 2009

La raccolta delle olive


Con l'autunno comincia la raccolta delle olive per farne olio, il pregiatissimo e imbattibile olio garganico. A mio modesto parere, tutti i famosi oli della Riviera ligure, della Toscana, e anche quello di Bitonto, all'olio "nostro" ci fanno un baffo.

Alla raccolta delle oliva provvedeva tutto il nucleo familiare, donne e bambini compresi.

Andate a ritroso a guardare, sullo stesso argomento, "La squadra dei potatori",pubblicato lo scorso luglio, facente parte della tradizionale nostra olivicoltura.

lunedì 12 ottobre 2009

1950 - Don Celestino


Quanti di voi ricordano don Celestino Giardino? Era un uomo di Dio, molto colto, dalla voce flebile ma convincente. Quando pronunciava l'omelia sapeva collocare ogni episodio del Vangelo in un contesto storico così vivo da farci comprendere ogni sfumatura dei discorsi di Gesù.

Notate che sul muro una scritta inneggia al Principe Umberto II di Savoia, esiliato nel 1947, pochi anni prima. Evidentemente è opera di qualche nostalgico fan della monarchia.

La sposa e i paggetti


Siamo agli inizi degli anni '60. Il fotografo usava la Rolleiflex a forma di cubo con tanto di flash. Le foto erano tutte rigorosamente in bianco-nero.

Il servizio consisteva in alcune foto fatte nella casa della sposa, poche in chiesa e un po' più numerose da Pastore o all'Albergo Daniele, con vari gruppi familiari. Roba che andava tutta in un solo album.

Le due sale sono scomparse, come anche le pellicole bianco-nero....

Ma come eravamo? Credo che tutto sommato, accontentandoci di poco, forse eravamo più felici di quanto lo siamo oggi in questa vita frenetica e con bisogni artificiosamenti sollecitati dalla pubblicità.

domenica 11 ottobre 2009

ANNI '20 - IL TORRIONE


Questa foto dei Fratelli Alinari di Firenze fu scattata negli anni '20-30 e dà un'idea di come fosse più vicino il mare alla nostra città.
Da quel torrione (chiamato Torre del Fico)fino all'attuale ubicazione del "Palazzo rosso" c'era una cala, chiamata Orto delle brecce (l'ùrte d'i vrìcce). Da lì iniziava dopo uno sperone roccioso('U spundöne)la Cala dello Spuntone. Sono rimasto solo i nomi che risuonano nelle orecchie dei più anziani.

sabato 10 ottobre 2009

Manfredonia per Peppino Impastato !


Una strada di Manfredonia intitolata a Peppino Impastato, politico e conduttore radiofonico di Cinisi, in provincia di Palermo, divenuto famoso agli onori della cronaca per le denunce sulle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita a soli trent'anni. Infatti, fu assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia.E' la campagna nazionale promossa dal quotidiano on-line Tusciaweb, tramite l’attivazione di un gruppo comunitario “Anch'io sono Peppino Impastato! Una strada in ogni città per non dimenticare”, con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione a lottare contro la mafia, partendo da piccoli gesti, necessari per scuotere le coscienze.L'iniziativa sta girando anche sul social network Facebook con il gruppo omonimo che ha raggiunto oltre 2500 iscritti, segno che tra i giovani l'opera di un ragazzo che ha voluto combattere la mafia in Sicilia non è stata dimenticata.


Il gruppo su facebook "Una strada di Manfredonia alla memoria di Peppino Impastato" ha raggiunto le 363 adesioni e cliccandoci si può trovare il modello della lettera o email da inviare al sindaco.

Anche la Redazione di Tutto Manfredonia si unisce a questo appello !

venerdì 9 ottobre 2009

1950 La bottega del fabbro


Il fabbro e i suoi aiutanti - Francesco D'Oria, 28 anni e Tonino Palumbo, allievo dodicenne - sono intenti a costruire un aratro bivomere, che è quasi ultimato.
Il ragazzino accosciato (forse uno della famiglia Falcone, detto "La Muscia"?)si è accodato al gruppo solo perché abitava là davanti.

L'incudine era stata portata all'aperto perché si era nella stagione estiva, e nella bottega c'era troppo caldo.

Per la cronaca il "Maestro" è mio padre Vincenzo, allora cinquantenne, titolare della bottega, sotto il palazzo di Tremelànde, ubicata il Via San Francesco 76.

Il monolocale, sprovvisto di acqua, luce e servizi,dal pavimento di tufina annerita, al giorno d'oggi può essere usato solo come magazzino. Invece in quel buco di 25 mq ci hanno lavorato almeno tre generazione di fabbri dalla seconda metà del 1800 al 1975. Esso è tuttora di proprietà del Comune, e faceva parte dei fabbricati di San Francesco, ormai quasi tutti abbattuti per far posto ai moderni casermoni di Piazza San Francesco.

lunedì 5 ottobre 2009

Bar Aulisa 1947


Il notissimo Bar Aulisa è stato sempre il punto di ritrovo della gioventù dell'epoca e anche di quella attuale per la varietà e la qualità dei suoi prodotti dolciari e per la torrefazione del caffé.

Il questa foto sono riconoscibili:

-Tommasino Rinaldi, con il farfallino, addetto alla preparazione dei gelati e alla distribuzione del caffé al banco; dopo pochi anni si metterà in proprio a confezionare il gelato nella mitica "baracca", il chiosco tuttora esistente e gestita dal figlio Giuseppe;

-Il sig. Aulisa in persona e altri due camerieri;

-Il notissimo fotografo Gino Losciale, allora molto giovane e baffuto, tra gli avventori; uno dei bambini è Clemente figlio del Pasticciere, credo sia nipote di Aulisa.

Chi crede di riconoscere qualche altro avventore può replicare nei commenti.

Argentina, anni '20


A Buenos Aires negli anni '20 viveva una numerosa comunità di Manfredoniani. Laggiù costoro mantennero intatte le tradizioni, il dialetto e gli usi della loro terra d'origine.

Questi tre giovinotti si son fatti ritrarre in uno studio fotografico argentino: due di loro si esercitano a usare il coltello come arma di difesa personale sotto gli occhi del "maestro".

Un po' come i nostri "picciotti" dell'epoca, che seguivano una scuola di vita e una gerarchia rigida che aveva un alto senso dell'onorabilità. Una "onorata società" con le sue regole civili e di giustizia e di rispetto.

Quella siciliana è la brutta copia di quella pugliese, perché non è mai stata idealista ma orientata al profitto e al malaffare.

sabato 3 ottobre 2009

CENTO ANNI FA


Questa simpatica foto ritrae il sig. Giovanni Palumbo, dagli imponenti baffi, con la piccola moglie signora Natalizia, la figlia maggiore Siponta, in età da marito, e quella minore Nunzia, classe 1898 all'età di dieci anni. Per completare il quadretto familiare mancano due figli maschi, emigrati in America.
La bambina diventerà mia zia Nunzia, avendo sposato negli anni '20 Donato Clemente, un fratello di mia madre.
Presumibilmente si tratta di una foto eseguita nello studio del leggendario Umberto Valente.

lunedì 28 settembre 2009

L'innaugurazione del Parco Giochi di Piazza delle Mimose.








Foto di Marcello Castigliego

Innaugurato Giovedì 24 settembre il 4° Parco Giochi della Giunta Campo, in Piazza delle Mimose nella periferia sud-ovest della città nella zona Sacra Famiglia. Alla cerimonia hanno partecipato l'avv.Francesco Paolo Campo Sindaco di Manfredonia, il prof.Antonio Prencipe Assessore alle Opere Pubbliche e Don Michele Nasuti Parroco della Chiesa Sacra Famiglia.
Moltissimi i bambini accompagnati da genitori e nonni presenti all'evento.
Il nuovo parco giochi va a sostituire uno già esistente, fatiscente e danneggiato da "i soliti noti vandali". L'attuale è completamente eco-compatibile (illuminazione a risparmio energetico), con il verde rimesso a nuovo e l'istallazione di sistemi di irrigazione, l'aggiunta di nuove panchine, giochi posti su materiali anti-caduta, fontanine e l'esperimento di telecamere per cercare di allontanare i vandali da atti distruttivi.
Un altra bella opera pubblica al servizio dei piu piccini, con l'augurio che il tutto rimanga intatto il più a lungo possibile.

martedì 22 settembre 2009

L'insediamento del nuovo Arcivescovo in Cattedrale.



Il Clero in Processione

Il Clero dell'Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, di Altamura e di Oria accompagnano l'Arcivescovo in Processione dalla Chiesa di San Domenico alla Cattedrale

Mons.Castoro arriva in Cattedrale

Il Cancelliere don Matteo Tavano legge la Bolla Pontificia della nomina del nuovo Arcivescovo

Mons.Francesco Pio Tamburrino Arcivescovo Metropolita di Foggia introduce Mons.Castoro nella sua nuova Cattedra.

Mons. Castoro prende Ufficialmente possesso della nuova Cattedra


Sua Eccellenza Mons.Michele Castoro con gli altri Vescovi giunti a Manfredonia per il suo solenne insediamento



L'Arcivescovo durante la Celebrazione.


L'altare e Piazza Beato Giovanni XXIII visti dalla Loggia della Cattedrale

L'altare visto dalla Loggia della Cattedrale

Il Vangelo e la prima omelia dell'Arcivescvo Castoro nella sua nuova Arcidiocesi


L'altare e la piazza visti dai balconi frontali di Piazza Beato Giovanni XXIII

Foto di Marcello Castigliego e Michele Armillotta