Manfredonia. Il Consiglio Comunale del 20 aprile 2011 sicuramente passerà alla storia per il degradante "teatrino della politica" andato in scena all'apertura dell'assise quando il Presidente del Consiglio Comunale ha chiesto come prassi se c'erano delle comunicazioni da farsi. In diretta streaming erano in quel momento oltre 50 a seguire l'assise comunale più il pubblico presente a Palazzo San Domenico. Per oltre un'ora alle problematiche della città si è discusso su questioni prettamente partitiche che nulla avevano a che vedere con l'Assise comunale ed i punti all'ordine del giorno. Discussioni poi tra componenti dello stesso partito... Qualcosa ci auguriamo che mai più si ripeta che solo alimenta il distacco dalla politica dei cittadini.
Prende la parola il consigliere dell'UDC Matteo Troiano capopgruppo che legge un comunicato a nome del "partito" , attaccando il Sindaco di "inoperosità" ed il PD.
“L’UdC sia nella fase elettorale che nella fase di elaborazione del programma di governo di Manfredonia – dice il capogruppo UDC – ha avuto una parte essenziale, riscuotendo un notevole successo. Così al contrario (non sarebbe stato) nella formazione della Giunta e solo l’altissimo senso di responsabilità (dell'UDC) ha consentito il varo della giunta cittadina con la rinuncia ad un Assessorato e alla carica di vice sindaco, già preventivamente accordate all’UdC. Nei fatti è stato nominato un monocolore Pd e questo è sotto gli occhi di tutti.
Il ruolo degli altri partiti nella Giunta e negli altri consessi è stato ininfluente – continua – nello scorso luglio chiedevamo una verifica politica e programmatica, richiesta ribadita nello scorso mese di settembre e sollecitata dall’onorevole Angelo Cesa in una conferenza stampa a Manfredonia e sancita con un documento unanime alla presenza dell’onorevole Angelo Cera, commissario provinciale, documento con il quale si decideva l’uscita da questa amministrazione”.
Sostiene Troiano che la concessione di un assessorato, “decisione assunta extramoenia, e che non rappresenta la realtà dell’UdC di Manfredonia, non ha cambiato la nostra posizione politica di forte atteggiamento critico nei confronti di questa amministrazione. Un’amministrazione che per otto mesi avrebbe rifiutato di invitare l’UdC nelle riunioni di coalizione, se non in unica occasione, nonostante la necessità di discutere ed assumere decisioni congrue con le necessità della città.
Ad un anno di distanza dalla formazione della Giunta le chiediamo signor sindaco – dice Troiano – se è soddisfatto dei risultati conseguiti nel suo mandato amministrativo. Noi le diciamo che francamente non lo siamo. Al di là dei censori della carta stampata e della rete, buona palestra di bugie, sta di fatto che la città soffre ed impresa contro l’inoperatività e l’inefficacia di un’azione amministrativa che lungi dall’essere bloccata dalle questioni dell’UdC è bloccata dalla sua incapacità di ascoltare le forze che si sono confrontate con gli elettori in campagna elettorale e non già con parlamentari che vogliono solo farsi clientela.
Si è pensato e si pensa – ha detto Troiano – ad altri accordi elettorali sacrificando le esigenze di popolazioni che hanno realmente bisogno di essere amministrate. Le assicuriamo sindaco Riccardi che non sarà giudicato per i sacrifici fatti sopportare alla città sull’altare delle elezioni di città vicine ma per l’efficenza o l’inefficenza della sua giunta che dovrebbe risollevare le sorti di Manfredonia"
Dopo l'intervento di Troiano prende la parola l'altro consigliere UDC Raffaele Spagnuolo che si nomina Capogruppo dopo la lettura del comunicato di Cera.
Spagnuolo infastidito ha ripercorso la sua discesa in campo nelle scorse amministrative chiesta dal Consigliere Regionale e amico Giannicola De Leonardis (fondatore dell'UDCapitanata) e che non gli era stato fatto presente di dover partecipare ad un teatrino della politica. Prende un foglio che subito dopo ha consegnato al Presidente del Consiglio Vitulano per metterlo agli atti, un comunicato dell'On. Angelo Cera Commissario provinciale dell'UDC che prendeva ancora una volta le distanze dall'ex coordinatore cittadino Caratù e dal capogruppo Troiano, riconfermando la nomina dello stesso Spagnuolo a coordinatore cittadino del partito di Casini. Il deputato sammarchese inoltre invitava nel comunicato il consigliere Spagnuolo a prendere qualsiasi decisione in "seduta stante" se vi fosse stato un'attacco alla maggioranza (di cui la stessa UDC ne fa parte). Spagnuolo visto l'ennessimo attacco da parte di Troiano e precisando che non poteva parlare a nome del partito si autonominava Capogruppo in Consiglio Comunale. Ricordando che il Sindaco aveva solo rispettato le "regole" che la coalizione si era data prima della campagna elettorale, ovvero la sostituzione di un'assessore che non era più in rappresentanza di un partito firmatario.
Salvatore Valentino e in seguito Francesco Tomaiuolo consiglieri dell'Unione di Capitanata prendevano la parola per attaccare il comportamento del Sindaco nella sostituzione "dell'amico" Nunzio Giandolfi primo degli eletti nelle scorse amministrative con l'UDC, e che mai avrebbero riconosciuto l'Assessorato al sig.Michele Gallifuoco. Richiedendo inoltre di "aggiornare" il sito internet comunale" con la loro nuova collocazione dall'UDC all'UDCapitanata. Confermando poi il loro posizionamento tra le file dell'opposizione.
Prendevano poi la parola per questa discussione il consigliere Antonio Prencipe (PD), il consigliere Giuseppe La Torre (capogruppo PDL), il consigliere Giuseppe Titta (API) che ricordava che in venti anni che siede nell'Assise Comunale mai aveva visto una discusione partitica che va risolta nella sede pertinente che è il partito, e che era stato offerto uno spettacolo poco piacevole. Poi prendeva parola il capogruppo PD Franco La Torre e per concludere il Sindaco Angelo Riccardi che ha ribadito che non ha nulla da rimproverarsi in questa situazione e che ha tentato in tutti i modi di rimanere fuori in questa diatriba tra le due fazioni dell'UDC, di aver ricevuto in questi mesi allo stesso modo lettere di apprezzamento e non dalle due fazioni politiche, e comunque di aver agito sempre nell'osservanza delle regole.
Nessun commento:
Posta un commento