ogni giorno mi vengono segnalati, attraverso incontri personali o i diversi mezzi di comunicazione, tanti grandi e piccoli problemi che rendono la nostra bella città un po’ meno bella, e che costituiscono motivo di cruccio, disapprovazione e lamentela da parte dei cittadini più sensibili e responsabili.
Sento, innanzitutto, il dovere di ringraziare chi mi segnala le varie disfunzioni ‘in corso’, perché non è sempre possibile avere il quadro completo della situazione in città: è motivo di conforto, per me, sapere che siete in molti a voler collaborare per offrire, a noi stessi e agli altri, un’immagine positiva e decorosa di Manfredonia.
L’Amministrazione si sforza di rispondere a tutti e, giorno dopo giorno, si attiva per eliminare gli inconvenienti man mano che vengono segnalati, attingendo a risorse finanziarie che, a onor del vero, potrebbero essere utilizzate diversamente, e in modo più proficuo.
Ma mi piacerebbe vedere almeno alcune lamentele trasformarsi in collaborazione fattiva, in sollecitazioni e inviti rivolti direttamente a chi butta cartacce per terra; a chi porta a passeggio i cani senza la dovuta attrezzatura per eliminarne i ‘bisogni’ dal marciapiede; a chi con disinvoltura rompe tutto ciò che appartiene a tutti; a chi, puntualmente, depreda le aiuole e le aree verdi cittadine lasciandole senza fiori né piante; a chi si diverte a divellere e portar via altalene e giochi dai parchi adibiti ai bambini…
Invitare, insomma, queste persone a non perseverare in comportamenti così disdicevoli, perché riparare costa; ma soprattutto perché questo ci costringe a vivere con disagio in luoghi pubblici, che dovrebbero essere il fiore all'occhiello della nostra città, e invece offrono uno spettacolo indegno a chi la visita e a chi la abita.
Ricordo sempre l’amore con cui le nostre mamme provvedevano a spazzare e lavare i marciapiedi davanti alla loro casa, o la cura che avevano di farne imbiancare la facciata. E i rimproveri, con annesso ‘scoppolone’, quando ne combinavamo qualcuna un po’ più grossa…
Questo per dirvi che non possiamo aspettarci che tutto venga risolto dalle Forze dell’Ordine: ognuno di noi è parte importante e operativa in questo processo. E mi rivolgo in modo particolare a quei giovanotti che si esercitano nel tiro al bersaglio contro i lampioni pubblici, usanza di cui è triste testimonianza lo spiazzo tra il Liceo Classico ‘Aldo Moro’ e la sede della Lega Navale: quei lampioni li abbiamo fatti riparare soltanto l'estate scorsa, con grande soddisfazione di tutti.
E ora?
Ora dobbiamo spendere altri 2.500 euro.
Così non va e non deve andare…
Speranzoso,
il sindaco
Angelo Riccardi
fonte : Ufficio Stampa e Comunicazione - Città di Manfredonia
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