lunedì 7 febbraio 2011

Oggi 7 febbraio Festa Patronale in onore di San Lorenzo Maiorano.

Manfredonia. Oggi 7 febbraio la Chiesa Sipontina festeggia la memoria di San Lorenzo Maiorano patrono di Manfredonia e dell'Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.
Molti non sanno che oltre alla Madonna di Siponto e San Lorenzo, Manfredonia annovera tra i suoi santi protettori anche San Filippo Neri, infatti fino all'arrivo di Mons.Valentino Vailati (1970), la festa patronale di fine agosto era ricordata come "festa in onore dei santi patroni", ma da quell'anno con una mal interpretazione delle nuove disposizioni in materia di devozione popolare del "Conciclio Ecumenico Vaticano II" la processione vide solo l'uscita della Sacra Icona della Vergine di Siponto e San Lorenzo, San Filippo e l'Arcangelo Michele rimasero nelle rispettive nicchie della Chiesa Cattedrale. Per San Lorenzo Maiorano comunque è stata successivamente riabilitata la festa in suo onore il 7 febbraio mentre San Filippo Neri da oltre 40 anni non viene più venerato.

Lorenzo Maiorano nasce a Costantinopoli (attuale Istanbul) tra il 460-468 d.C da una nobile famiglia, nel 491 dopo la morte del Vescovo Felice a Siponto, una delegazione di sipontini raggiunge Costantinopoli poichè la diocesi dipendeva dall'Imperatore di Bisanzio Zenone, per chiedere che venisse nominato un nuovo pastore per la loro chiesa. L'Imperatore designò il suo parente Lorenzo Maiorano. Nel 492 Lorenzo raggiunse Roma che le reliquie dei Santi Stefano e Agata e viene consacrato Vescovo da Papa Gelasio I e prende subito possesso della Cattedra di Siponto.
Divenuto vescovo di Siponto, Lorenzo legò il suo nome all'apparizione dell'arcangelo Michele sul monte Gargano.

La leggenda racconta che nel 492 un signorotto di nome Elvio Emanuele smarrì sul monte il suo più bel toro. Lo ritrovò in una caverna detta "delle magie", poiché vi era vissuto un sedicente mago, e non potendo trarlo fuori, decise di ucciderlo lanciando una freccia, ma questa inspiegabilmente tornò indietro. Il pastore sconvolto corse dal vescovo Lorenzo che gli consigliò di trascorrere tre giorni pregando e digiunando.
Al terzo giorno l'arcangelo Michele apparve in sogno a Lorenzo invitandolo ad aprire la grotta al culto cristiano. Lorenzo tuttavia non ascoltò la volontà dell'arcangelo poiché era ancora vivo in quella grotta il culto pagano.
Due anni dopo la città venne assediata dal re barbaro Odoacre. La città era ormai allo stremo quando il vescovo chiese al re barbaro, ed ottenne, tre giorni di tregua per la popolazione. Ed ecco che l'arcangelo ritornò in sogno al vescovo dicendogli che avrebbe aiutato i sipontini se avessero attaccato i barbari.
Scaduta la tregua, i sipontini attaccarono e durante la battaglia incominciò una tempesta di grandine e sabbia che si rovesciò sui barbari i quali, spaventati, fuggirono. Come atto di ringraziamento Lorenzo guidò una processione fino al Monte Gargano, senza tuttavia osare entrare nella grotta.
Ancora indeciso il vescovo riferì l'accaduto al Pontefice che ordinò di occupare la grotta e consacrarla dopo un digiuno di tre giorni.
Per la terza volta l'arcangelo fece visita al vescovo e gli disse che non era necessario consacrare il luogo poiché era stato già consacrato dalla sua presenza.
E così finalmente il vescovo si recò in processione con tutti i sipontini verso il Monte e dedicò la grotta all'arcangelo Michele il 29 settembre 493. Qui poi egli fece edificare una chiesa che divenne meta ininterrotta di pellegrini per i secoli successivi.
Si racconta che Lorenzo ottenne l'intercessione di san Michele per respingere l'incursione dei padani a Siponto. Egli avrebbe avuto il dono della profezia e annunciò l'imminente guerra con i Goti.

Quando gli ostrogoti attaccarono Siponto Lorenzo volle un incontro con il Re Totila, questi gli mandò un cavallo selvaggio che non obbediva a nessuno, ma ancora inspiegabilmente Lorenzo lo domò e ottenne che Siponto venisse risparmiata dalla distruzione.
La leggenda vuole che san Lorenzo abbia portato con sé da Costantinopoli l'icona della "Vergine Maria di Siponto" . Nel 1620, in seguito all'invasione turca perpetrata ai danni di Manfredonia, i resti del vescovo Lorenzo furono trafugati e bruciati. Si salvò solo un braccio che oggi è conservato nella Cattedrale di Manfredonia intitolata a San Lorenzo Maiorano.



A questo link il programma della manifestazioni civili e religiose di oggi : http://tutto-manfredonia.blogspot.com/2011/02/programma-festa-di-san-lorenzo-maiorano.html

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