mercoledì 28 ottobre 2009
25 giugno 1953, un matrimonio speciale 2.
25 GIUGNO 1953. (vedi post precedente un matrimonio speciale 1) L'aspetto dell'altare della Cattedrale nel momento dell'Eucarestia nel matrimonio tra Antonio Guerra e Maria De Finis. Si può notare in questa celebrazione "pre-concilio vaticano II" la diversa predisposizione dell'altare, della Sacra Icona della Vergine di Siponto (ancora non incoronata), del pavimento e del balconcino dell'altare (che ora non c'è più).
giovedì 22 ottobre 2009
Stop alla Strada della Morte ! Creato Comitato di protesta su Facebook per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Comitato di lotta per incentivare l'ampliamento e
l'ammodernamento della
S.P 141 DELLE SALINE, la prima strada Pugliese con
maggiori incidenti.Strada
principalissima che collega il nord barese alle
piu' belle località turistiche
del Gargano.Usata anche da milioni di
pellegrini in visita al Santuario di Padre
Pio.
Questa la descrizione del gruppo creato su Facebook da Manuel Marzocca, oltre 1.054 membri hanno aderito sul network più famoso e diffuso al mondo. Il gruppo è nato per protestare contro la politica dello "scarica barile" attuata specialmente per i lavori di ammodernamento e sistemazione della Strada Provinciale 141, nota come la Strada delle Saline che collega Manfredonia a Zapponeta proseguendo per Margherita di Savoia (BAT), che collega in pratica il barese al Gargano.
Non c'è anno che non si contino morti, e proprio un mese fa persero la vita Juliana e Teo Marchano rispettivamente moglie e figlio del centravanti sipontino Mauro. Un lutto che ha richiamato all'attenzione l'opinione pubblica locale per quella strada ribattezzata della morte dove da anni non si riesce a sbloccare questa assurda situazione di stallo per lavori approvati in Provincia, finanziati ma mai iniziati, mentre il numero di feriti e morti va avanti. Ed ecco che alla protesta iniziata pochi giorni fa da Manfredonia.net conteggiando giorno per giorno "l'indifferenza di chi deve provvedere" si aggiunge il Comitato creato su Facebook che in pochi giorni ha rilevato tantissime adesioni di gente arrabbiata, delusa. Già contattati Fabio e Mingo di Striscia la Notizia e Remo Croci del TG5 per portare a livello nazionale questa vergognosa situazione che non ha colore politico.
Contattati anche i parlamentari Bordo, Cera e Leone (vicepresidente della Camera) per prendere posizione in questa che è prima di tutto una questione politica.
Per partecipare al gruppo : http://www.facebook.com/search/?q=strada+delle+saline&init=quick#/group.php?gid=308809770331&ref=mf
Tutto Manfredonia invita a partecipare tutti i suoi visitatori al gruppo e alle varie iniziative che verranno promosse, e da la disponibilità di pubblicare comunicati e quant'altro inerente alla situazione promosse dal Comitato di protesta. L'unione fa la forza !!!
Sondaggio: Candidato Sindaco, Vince Riccardi con il 49 %
mercoledì 21 ottobre 2009
I tre fusti
Siamo nel 1955. I giovanotti alla spiaggia assumono una posa divertente per farsi fotografare da Pino Lauriola.
Notate i costumi da bagno: Due, quelli scuri, sono di lana lavorati a maglia. Si vede bene che quello di sinistra, a contatto con l'acqua, si è solo un po' allentato.
Quello chiaro no, perché e di tessuto elasticizzato, probabilmente il "sotto" di un costume femminile acquistato al mercato delle "robe americane", il mercatino dell'usato dell'epoca.
Io ne avevo uno bellissimo, azzurro....che mi andava un po' stretto di cavallo perché era fatto per essere indossato dalle femmine.
martedì 20 ottobre 2009
25 giugno 1953, un matrimonio speciale 1.
25 giugno 1953, non è un matrimonio come tutti, è un matrimonio speciale. L'aspetto della Cattedrale stracolma e porte chiuse, testimonia che c'è qualcosa di strano.
Antonio Guerra partito alla tenera età di 3 anni da Manfredonia con i genitori per gli USA, tornato da giovanotto per vacanza in riva al golfo si "innammora" di sua cugina (mai conosciuta prima) Maria De Finis. Nel giro di poco tempo avuta la "dispensa papale" i due giovani giungono al matrimonio celebrato da don Leandro Cascavilla nella chiesa Cattedrale di Manfredonia.
"Un americano si sposa una sipontina" nella piccola città del golfo (30 mila abitanti circa) circola subito la voce e l'eccezionalità dell'evento non passa inosservata, parenti e curiosi affollano la "chiesa madre".
Una vita felice trascorsa negli Stati Uniti, con ben 9 figli e tanti nipoti.
56 anni dopo la fantastica storia d'amore continua...
Antonio Guerra partito alla tenera età di 3 anni da Manfredonia con i genitori per gli USA, tornato da giovanotto per vacanza in riva al golfo si "innammora" di sua cugina (mai conosciuta prima) Maria De Finis. Nel giro di poco tempo avuta la "dispensa papale" i due giovani giungono al matrimonio celebrato da don Leandro Cascavilla nella chiesa Cattedrale di Manfredonia.
"Un americano si sposa una sipontina" nella piccola città del golfo (30 mila abitanti circa) circola subito la voce e l'eccezionalità dell'evento non passa inosservata, parenti e curiosi affollano la "chiesa madre".
Una vita felice trascorsa negli Stati Uniti, con ben 9 figli e tanti nipoti.
56 anni dopo la fantastica storia d'amore continua...
Nei prossimi post altre fotografie d'epoca di quel giorno particolare.
martedì 13 ottobre 2009
La raccolta delle olive
Con l'autunno comincia la raccolta delle olive per farne olio, il pregiatissimo e imbattibile olio garganico. A mio modesto parere, tutti i famosi oli della Riviera ligure, della Toscana, e anche quello di Bitonto, all'olio "nostro" ci fanno un baffo.
Alla raccolta delle oliva provvedeva tutto il nucleo familiare, donne e bambini compresi.
Andate a ritroso a guardare, sullo stesso argomento, "La squadra dei potatori",pubblicato lo scorso luglio, facente parte della tradizionale nostra olivicoltura.
lunedì 12 ottobre 2009
1950 - Don Celestino
Quanti di voi ricordano don Celestino Giardino? Era un uomo di Dio, molto colto, dalla voce flebile ma convincente. Quando pronunciava l'omelia sapeva collocare ogni episodio del Vangelo in un contesto storico così vivo da farci comprendere ogni sfumatura dei discorsi di Gesù.
Notate che sul muro una scritta inneggia al Principe Umberto II di Savoia, esiliato nel 1947, pochi anni prima. Evidentemente è opera di qualche nostalgico fan della monarchia.
La sposa e i paggetti
Siamo agli inizi degli anni '60. Il fotografo usava la Rolleiflex a forma di cubo con tanto di flash. Le foto erano tutte rigorosamente in bianco-nero.
Il servizio consisteva in alcune foto fatte nella casa della sposa, poche in chiesa e un po' più numerose da Pastore o all'Albergo Daniele, con vari gruppi familiari. Roba che andava tutta in un solo album.
Le due sale sono scomparse, come anche le pellicole bianco-nero....
Ma come eravamo? Credo che tutto sommato, accontentandoci di poco, forse eravamo più felici di quanto lo siamo oggi in questa vita frenetica e con bisogni artificiosamenti sollecitati dalla pubblicità.
domenica 11 ottobre 2009
ANNI '20 - IL TORRIONE
Questa foto dei Fratelli Alinari di Firenze fu scattata negli anni '20-30 e dà un'idea di come fosse più vicino il mare alla nostra città.
Da quel torrione (chiamato Torre del Fico)fino all'attuale ubicazione del "Palazzo rosso" c'era una cala, chiamata Orto delle brecce (l'ùrte d'i vrìcce). Da lì iniziava dopo uno sperone roccioso('U spundöne)la Cala dello Spuntone. Sono rimasto solo i nomi che risuonano nelle orecchie dei più anziani.
sabato 10 ottobre 2009
Manfredonia per Peppino Impastato !
Una strada di Manfredonia intitolata a Peppino Impastato, politico e conduttore radiofonico di Cinisi, in provincia di Palermo, divenuto famoso agli onori della cronaca per le denunce sulle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita a soli trent'anni. Infatti, fu assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia.E' la campagna nazionale promossa dal quotidiano on-line Tusciaweb, tramite l’attivazione di un gruppo comunitario “Anch'io sono Peppino Impastato! Una strada in ogni città per non dimenticare”, con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione a lottare contro la mafia, partendo da piccoli gesti, necessari per scuotere le coscienze.L'iniziativa sta girando anche sul social network Facebook con il gruppo omonimo che ha raggiunto oltre 2500 iscritti, segno che tra i giovani l'opera di un ragazzo che ha voluto combattere la mafia in Sicilia non è stata dimenticata.
Il gruppo su facebook "Una strada di Manfredonia alla memoria di Peppino Impastato" ha raggiunto le 363 adesioni e cliccandoci si può trovare il modello della lettera o email da inviare al sindaco.
Anche la Redazione di Tutto Manfredonia si unisce a questo appello !
venerdì 9 ottobre 2009
1950 La bottega del fabbro
Il fabbro e i suoi aiutanti - Francesco D'Oria, 28 anni e Tonino Palumbo, allievo dodicenne - sono intenti a costruire un aratro bivomere, che è quasi ultimato.
Il ragazzino accosciato (forse uno della famiglia Falcone, detto "La Muscia"?)si è accodato al gruppo solo perché abitava là davanti.
L'incudine era stata portata all'aperto perché si era nella stagione estiva, e nella bottega c'era troppo caldo.
Per la cronaca il "Maestro" è mio padre Vincenzo, allora cinquantenne, titolare della bottega, sotto il palazzo di Tremelànde, ubicata il Via San Francesco 76.
Il monolocale, sprovvisto di acqua, luce e servizi,dal pavimento di tufina annerita, al giorno d'oggi può essere usato solo come magazzino. Invece in quel buco di 25 mq ci hanno lavorato almeno tre generazione di fabbri dalla seconda metà del 1800 al 1975. Esso è tuttora di proprietà del Comune, e faceva parte dei fabbricati di San Francesco, ormai quasi tutti abbattuti per far posto ai moderni casermoni di Piazza San Francesco.
lunedì 5 ottobre 2009
Bar Aulisa 1947
Il notissimo Bar Aulisa è stato sempre il punto di ritrovo della gioventù dell'epoca e anche di quella attuale per la varietà e la qualità dei suoi prodotti dolciari e per la torrefazione del caffé.
Il questa foto sono riconoscibili:
-Tommasino Rinaldi, con il farfallino, addetto alla preparazione dei gelati e alla distribuzione del caffé al banco; dopo pochi anni si metterà in proprio a confezionare il gelato nella mitica "baracca", il chiosco tuttora esistente e gestita dal figlio Giuseppe;
-Il sig. Aulisa in persona e altri due camerieri;
-Il notissimo fotografo Gino Losciale, allora molto giovane e baffuto, tra gli avventori; uno dei bambini è Clemente figlio del Pasticciere, credo sia nipote di Aulisa.
Chi crede di riconoscere qualche altro avventore può replicare nei commenti.
Argentina, anni '20
A Buenos Aires negli anni '20 viveva una numerosa comunità di Manfredoniani. Laggiù costoro mantennero intatte le tradizioni, il dialetto e gli usi della loro terra d'origine.
Questi tre giovinotti si son fatti ritrarre in uno studio fotografico argentino: due di loro si esercitano a usare il coltello come arma di difesa personale sotto gli occhi del "maestro".
Un po' come i nostri "picciotti" dell'epoca, che seguivano una scuola di vita e una gerarchia rigida che aveva un alto senso dell'onorabilità. Una "onorata società" con le sue regole civili e di giustizia e di rispetto.
Quella siciliana è la brutta copia di quella pugliese, perché non è mai stata idealista ma orientata al profitto e al malaffare.
sabato 3 ottobre 2009
CENTO ANNI FA
Questa simpatica foto ritrae il sig. Giovanni Palumbo, dagli imponenti baffi, con la piccola moglie signora Natalizia, la figlia maggiore Siponta, in età da marito, e quella minore Nunzia, classe 1898 all'età di dieci anni. Per completare il quadretto familiare mancano due figli maschi, emigrati in America.
La bambina diventerà mia zia Nunzia, avendo sposato negli anni '20 Donato Clemente, un fratello di mia madre.
Presumibilmente si tratta di una foto eseguita nello studio del leggendario Umberto Valente.
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