venerdì 16 marzo 2012

I GD di Manfredonia per la campagna di sensibilizzazione "Kony 2012".

Domenica 25 Marzo 2012 dalle ore 10:00, presso la sede del PD di Manfredonia ( Corso Manfredi 55 ), i G.D. organizzano un presidio per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica cittadina, in relazione alla campagna internazionale “Kony 2012” promosso da Invisible Children per la cattura del criminale di guerra Joseph Kony.
Kony, meglio conosciuto come il “macellaio Ugandese”, è r
icercato per crimini di guerra, omicidio, tortura e stupro, ma soprattutto è considerato l’arruolatore e il capo dei bambini soldato.
Durante il presidio verrà distribuito materiale informativo.

Giovani Democratici sez. “Giorgio La Pira” di Manfredonia.

 

Ecco un articolo al riguardo di Repubblica.it :

"Kony 2012", la loro campagna di massa per la cattura di uno dei criminali più crudeli e ricercati, è diventata virale in pochissimi giorni. Il videodocumentario della ong Invisible Children ha superato i 75 milioni di clic su Youtube e i 16 milioni su Vimeo. Non ha mancato però di attirare critiche riguardo alla poca trasparenza sulla modalità di utilizzo dei loro fondi. Cifre ingenti nell'ordine di diversi milioni di euro. Ben Keesey, Ceo di Invisible children, ha deciso quindi di spiegare di persona, in un breve filmato, quali sono gli scopi e la maniera di utilizzo del denaro che l'organizzazione raccoglie. "Il nostro modello è quello di creare campagne che coinvolgano sempre più persone, affinché sollecitino i loro governi e chiedano di fare di più, il necessario, per fermare Joseph Kony". L'organizzazione inoltre dispone di dirigenti e leader sul territorio per coordinare i diversi progetti. E il loro ultimo video ha indubbiamente raggiunto il suo scopo. Ora tanti milioni di persone in più conoscono Joseph Kony e le atrocità per le quali è ricercato. Keesey non spende però una parola sull'appoggio del governo ugandese e dell'intervento militare statunitense nel paese. Dribblando le polemiche che vogliono la loro organizzazione connivente con il potere autoritario e dittatoriale del presidente Museveni (al governo da oltre 25 anni), favorito dagli Usa. Il giovane amministratore di Invisible children si sofferma, in maniera superficiale, sul denaro speso per le campagne e per la logistica che riguarda la loro missione. Tutto giustificato dalla realizzazione e il buon fine dei progetti (tra cui ci sono anche le costosissime campagne di sensibilizzazione e la realizzazione di video proprio come 'Kony 2012') e delle spese di viaggio in tutti i luoghi del mondo. Anche gli stipendi degli uomini alla guida di questa macchina ormai diventata poderosa sono giustificati con un livello di qualità e di efficienza al top. "L'unica cosa sulla quale siamo tutti d'accordo - dice alla fine - è che Joseph Kony va fermato" e su questo non si può non dargli ragione
(a cura di Matteo Marini)   

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