sabato 9 maggio 2009

Foglio di Congedo Illimitato del Regio Esercito del 1923.


Questo è un documento storico, ritrovato nelle vecchie carte dimenticate in un cassetto.

È il "Foglio di Congedo Illimitato" del Regio Esercito Italiano rilasciato 86 anni fa, nel febbraio del 1923, a mio padre - soldato - che "nel tempo passato sotto le armi ha tenuto buona condotta ed ha servito con fedeltà e onore".


Ingrandite l'immagine e notate la bravura del compilatore, con una scrittura eccezionalmente bella. Allora non esistevano le penne biro, e si usavano diversi tipi di pennino da intingere nell'inchiostro e pressare a seconda degli effetti voluti. Esisteva addirittura una qualifica professionale di 'scrivano-calligrafo'.


All'interno del foglio è annotato che "per l'invio in congedo, il soldato ha ricevuto una indennità di trasferta pari a Lire 23,80, come pure l'indennità di trasporto".


Papà mi raccontava che per riscaldare i passeggeri, in un viaggio durato oltre 12 ore, il quel febbraio del 1923, ogni tanto, alle fermate lungo il percorso, dall'esterno infilavano sotto il pavimento degli scompartimenti, dei lunghi contenitori, detti "scaldini", riempiti di acqua presa direttamente dall'impianto vapore della locomotiva, e ritiravano quelli che si erano nel frattempo raffreddati.

Ovviamente i soldati potevano viaggiare solo in terza classe, abolita nel 1956, le cui carrozze avevano sedili di legno. Ogni viaggio in treno era un'avventura...


Ora Bologna si raggiunge da Foggia in cinque ora di ferrovia.

Nessun commento: