domenica 19 ottobre 2008

Pacchianella... anni '30


Foto degli anni '30.

La leggiadra fanciulla ha preparato il suo abito da pacchianella per il Carnevale.
Non ha lesinato di portare con sé tutti i gioielli.
Per completare l'addobbo, avrebbe dovuto recare in mano i "ferri" (graticola, spiedo, paletta per braciere) tutti in scala ridotta).
Evidentemente il fotografo-artista Umbero Valente non ha voluto, ed ha posto in mano alla fanciulla un bel cestino di fiorellini.
L'mmagine dà un senso di freschezza e serenità, come traspare dal volto di questa mia zia.
Profumo di giovinezza.
Tonino Racioppa

La foto da mandare al marito-soldato... 1942


Anno 1942.

La premurosa moglie ha fatto, nello Studio del bravissimo Umberto Valente, una foto da mandare al marito prigioniero di guerra in Germania.
Osservate il suo medaglione al collo: è la foto del suo amore lontano.
Pettinatura col "tuppo" di trecce inforcinate e riga al centro.
Vestito semplice ma con il collo di pizzo fatto all'uncinetto.
Il vestitino del bambino più grandicello è stato fatto dalla magliaia con il cotone ritorto ('a bomméce).
Aria di austerity, e piena di speranza per il soldato lontano.

Tonino Racioppa

venerdì 3 ottobre 2008

Gemelle nel sacco ... 1970


Le mie gemelline sono nel sacco e se la ridono sotto i baffi per i versacci che noi genitori rivolgevamo loro.
Tonino Racioppa

martedì 30 settembre 2008

Come eravamo ... 1964

1964: I nostri valorosi compaesani, ai primi passi, si avventurarono in una tournée in Germania.
Da sinistra a destra:
Luciano Gatta, cantante, tuttora in attività.
Giovanni (Nino) Tomaiuolo, batterista, sarto, gruista e poi contitolare di un Mini Market in Via Antiche Mura.
Domenico (Mimì) Talamo, chitarra accompagnamento, titolare del Bar Perotto, tuttora in attività come chitarrista (l'ho sentito in Piazza Duono alla Festa)
Ciro Ruggieri, chitarra solista e Capo gruppo.

Tonino Racioppa

giovedì 4 settembre 2008

LE SPOGLIE DI PADRE PIO NON SI SONO MAI SPOSTATE DAL CONVENTO, TUTTO IL MONDO LO SA ESCLUSO L’ Avv. FRANCESCO TRAVERSI

Dopo aver letto tutti i comunicati e le lettere dell’Avv.Francesco Traversi presenti su: http://www.associazionepropadrepio.it/documentazione.html ho inviato questa lettera via e-mail all’Avv. Presidente dell’Ass. Pro Padre Pio l’Uomo della Sofferenza in difesa di S.E. Monsignor Domenico Umberto D'Ambrosio.

A : Avv.Francesco Traversi
ASSOCIAZIONE PRO PADRE PIO L’UOMO DELLA SOFFERENZA
info@associazionepropadrepio.it
traversi_francesco@fastwebnet.it

LE SPOGLIE DI PADRE PIO NON SI SONO MAI SPOSTATE DAL CONVENTO, TUTTO IL MONDO LO SA ESCLUSO L’ Avv. FRANCESCO TRAVERSI

A nome del sottoscritto Marcello Castigliego e di numerosissimi religiosi e fedeli di San Pio da Pietrelcina, troviamo riprovevole il suo comportamento nei confronti di S.E. Reverendissima Monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio Vescovo dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e delegato dal Santo Padre Benedetto XVI per il santuario e le opere di San Pio da Pietrelcina.
Lei che ha dato l’appellativo al nostro amatissimo Vescovo di “Terzo Persecutore Post-mortem” mi chiedo se quel ruolo in realtà sia suo.
San Pio un giorno scrisse che “qualora i miei Superiori non si oppongano, esprimo desiderio che le mie ossa siano composte in un tranquillo cantuccio di questa terra”.
Dal giorno 26 settembre 1968, (ore 21.55) i resti mortali del nostro amatissimo Santo non si sono mai spostate dalla Cripta Inferiore del Convento di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo (FG); ed anche la riesumazione ed il trattamento delle Spoglie Mortali, che è perdurato dalla notte del 2 / 3 marzo 2008 alla data dell’esposizione, del 24 aprile 2008 è avvenuto in tale posto; senza mai abbandonare il Convento Cappuccino. Il tutto e documentato da delle telecamere appositamente installate nel luogo proprio per non dar alibi a menzogne infamanti come Lei sta già da circa un anno facendo.
Lei vuole far passare la figura di Monsignor D’Ambrosio come quella di un demonio cosa che è totalmente errata, conoscendo Monsignor D’Ambrosio Le assicuro che è un pastore pieno di amore verso la Santa Madre Chiesa e verso il suo gregge.
Lei si fa portatore di un piccolo e ristretto gruppo di fedeli che era contrario all’esumazione e all’esposizione delle spoglie di San Pio da Pietrelcina al secolo Francesco Forgione, ma la maggior parte dei fedeli ha dimostrato andando ad adorare in preghiera le Spoglie del Santo in esposizione di essere d’accordo con quello che la Congregazione per la Causa dei Santi e Monsignor D’Ambrosio hanno fatto in devozione di Padre Pio.
Tutte le sue azioni intraprese sia in via legale che in quella pubblica sono andate del tutto inascoltate poiché prive di nessun fondamento.
Come Padre Pio fino alla morte ha sempre osservato le indicazioni dei Superiori senza mai Imporsi La invito a seguirne le orme e rispettare nei suoi Comunicati sia la figura di Pastore della Chiesa Garganica e sia quella di uomo di S.E.. Monsignor Domenico D’Ambrosio e quelle dei Confratelli francescani di Padre Pio che lei reiteramente attacca ingiustamente ed offensivamente.

Manfredonia, addì 4 Settembre 2008.
Distinti Saluti
Marcello Castigliego

lunedì 28 luglio 2008

Lucio Dalla 4/3/1943


Il noto cantautore Lucio Dalla, che è vissuto a Manfredonia, nel 1970 quando compose il famoso brano 4/3/1943 ottenne alla casa editrice RCA che sulla copertina del disco a 45 giri comparisse una foto di Manfredonia.

Non so se si tratta di una foto di Valente o dei famosi Flli Alinari di Firenze.
Tonino Racioppa

lunedì 16 giugno 2008

Il Porto Turistico verso la cantierizzazione


Firmata alla Regione la concessione delle aree dove sorgerà l’opera – 700 posti barca per un investimento di 55 milioni di euro nella maggior parte finanziati da privati – Il sindaco Campo: “Una svolta nelle prospettive delle città, un poderoso motore per lo sviluppo dell’economia del territorio” -
Il porto turistico di Manfredonia è approdato alla fase della sua cantierizzazione. La Regione Puglia ha concesso alla società Gespo che ne aveva fatto domanda, l’area demaniale e lo specchio di mare dove sarà realizzato il porto turistico.La sottoscrizione dell’atto di concessione è avvenuto a Bari presso gli Uffici del Settore demanio e patrimonio, innanzi all’Ufficiale rogatore della Regione Puglia Nicola Lopane, e firmato per l’ente regionale da Michele Loffredo, dirigente del Settore demanio e patrimonio, e per la Gespo srl da Ugo Galli, consigliere delegato e legale rappresentante della società che costruirà il porto. Tra i presenti l’assessore al demanio e patrimonio del Comune di Manfredonia, Rocco Piccolo, il geometra Renato Beccia della Gespo.E’ l’atto conclusivo di un laborioso iter tecnico e amministrativo che mette in buona sostanza la nuova struttura portuale di Manfredonia sulla rotta della realizzazione. Tra le clausole della concessione quella del termine di 120 giorni per l’inizio dei lavori. Entro l’autunno prossimo dunque.Palesemente soddisfatto il sindaco Paolo Campo che ha fatto della valorizzazione delle vie del mare uno dei riferimenti ispiratori delle politiche di sviluppo del territorio. “Credo che vi siano tutte le premesse – ha affermato - per gioire nel constatare che comincia a prendere forma e consistenza un antico sogno che per Manfredonia può rappresentare una svolta nelle sue prospettive di sviluppo. Il porto turistico si pone nella scia delle grandi opere realizzate e che hanno cambiato il volto e le prospettive della città e del territorio. Questa nuova struttura si configura infatti come un poderoso motore per il potenziamento dell’economia locale. Un’opera di rilievo nella quale c’è, va dato atto, un grosso impegno di privati. La gente spesso – osserva il sindaco - si sofferma a guardare il dato parziale rappresentato dal contributo pubblico e non valuta sufficientemente il maggior apporto finanziario dei privati peraltro in un momento critico anche, in questo caso, per il settore della nautica. L’iniziativa di realizzare un grande porto turistico costituisce una scommessa che va incoraggiata e apprezzata. La società che realizzerà l’opera anche questa straordinaria nel contesto del sud, è solida e determinata. I suoi dirigenti sono gli interlocutori giusti ai quali la pubblica amministrazione proseguirà, nell’ambito delle proprie competenze, ad assicurare il proprio apporto a cominciare dal permesso a costruire che sarà rilasciato a breve”.Il porto turistico sorgerà a ridosso della radice del molo di ponente del “vecchio” porto, dinanzi alla Piazza Falcone e Boprsellino e al villaggio dei pescatori fino alla foce del collettore di Ponte Lungo. Dirimpetto all’antica Siponto, dunque. Si svilupperà su complessivi 273.845 metri quadri, di cui 108.635,54 di area a terra e 165,209,45 di specchio acqueo. Settecento i posti barca previsti di dimensioni diversificate. E’ naturalmente previsti tutta una serie di servizi i più tecnologicamente avanzati, parcheggi, verde, viabilità pedonale. Sarà un porto aperto, non vi sarà cioè nessuna barriera di sorta.Si chiamerà “Marina del Gargano” per la sua ubicazione nel vertice del golfo che disegna lo sperone del Gargano. L’approdo ideale storicamente preferito dai navigatori.Cinquantacinque i milioni di euro l’investimento complessivo dei quali solo 19,6 milioni di euro come contributo del Terzo protocollo del contratto d’area (meno della metà dell’investimento richiedibile), i rimanenti 36,4 milioni di euro finanziati dalla Gespo, una società con Mucafer capofila della quale fanno parte accreditate imprese europee specializzate fra cui quella che dovrà gestire la struttura. Una garanzia questa per le prospettive non solo del porto stesso. Quarantotto i mesi per completare l’opera la cui struttura miniaturizzata è stata testata presso i bacini di verifica di Aversa della facoltà di ingegneria della Seconda Università degli studi di Napoli.Tra la documentazione tecnica e amministrativa che accompagna il progetto, alquanto voluminoso è il fascicolo di pareri e di valutazioni ambientali rilasciati da una pletora di enti a vario titolo interessati all’iniziativa.Un lavoro complesso compiuto in un tempo breve per i tempi della burocrazia. Se consideriamo infatti che quel “sogno” di cui parla il sindaco Campo, ha preso a configurarsi soltanto nel 2004 e che l’autunno del 2008 è ormai vicino, si può ben dire che, in controcorrente con le famigerate lungaggini burocratiche, il tutto si è risolto nel batter d’ali di un mattino.

Michele Apollonio
Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia

La Villa ed il Castello...

fonte: cartolline d'epoca

sabato 26 aprile 2008

Generosi talenti per un racconto di favole...

Nascono dalla fantasia dei bambini e dalla loro capacità di reinventare i testi attraverso le sensazioni provate nel leggerli, le fiabe raccolte in un volume che sarà presentato questa sera alle ore 18.30 a Palazzo Celestini, alla presenza dell’assessore alla P.I. Pasquale Papagna.

Protagonisti di questa “fantastica” esperienza sono gli alunni della classe I C della scuola primaria V Circolo “S. Lorenzo Maiorano”, con i quali l’insegnante Pina Nasuti ha svolto un egregio lavoro di analisi della favola invitandoli poi a raccontare le fiabe dal loro punto di vista e ad illustrarle.

“Durante il nostro itinerario didattico educativo – dice la maestra – ci siamo soffermati sui valori morali della solidarietà, del rispetto dell’interazione e del riconoscimento dell’altro, per formare nel bambino la coscienza di realtà meno fortunate della nostra. A tal proposito – continua la Nasuti – abbiamo programmato un percorso multidisciplinare che ha consentito ad ogni singolo alunno di formare una consapevolezza particolare, ovvero quella di poter offrire un valido e fattibile contributo personale, tramite una composizione collettiva di racconti, alla produzione di un testo e di tavole da pubblicare con l’obiettivo di ottenere un ricavato da devolvere ad una nobile causa, quindi un’azione con una ricaduta sociale”.

Il suggestivo volumetto, edito dalla casa editrice "Andrea Pacilli Editore - Buenaventura", è intitolato “Favolanda”. Sarà distribuito a scopo di beneficenza per ricavare fondi da destinare al reparto pediatrico dell’ospedale di Manfredonia con l’obiettivo di creare spazi ludico-ricreativi adatti ai piccoli pazienti.

Favolanda è la seconda collaborazione della casa editrice con le scuole elementari. “L'idea -spiega il giovane editore- è quella di offrire testimonianza del lavoro didattico che maestre e bambini fanno a scuola nella loro attività di educazione ai talenti narrativi, sia testuali che pittorici, che ogni bambino porta con se irrinunciabilmente. Pubblicare testi e disegni scritti dai bambini nel loro percorso di educazione al linguaggio, alla narrazione, alla costruzione della fantasia, è quanto di più stimolante possa esserci nel campo editoriale, in quanto davvero le novità e gli spunti creativi si rivelano infiniti”.


giovedì 24 aprile 2008

Padre Pio a cofronto 1968-2008 40 anni dopo...

È durata un paio d'ore a San Giovanni Rotondo, davanti a 15mila fedeli, la cerimonia eucaristica presieduta dal cardinale Josè Saraiva Martins, prefetto della congregazione delle cause dei santi, in occasione dell'ostensione del corpo di Padre Pio (guarda il video). Un evento mondiale seguito anche da tante televisioni straniere e con preghiere lette in diverse lingue, per la presenza di fedeli da ogni parte del mondo. Alla cerimonia è seguita l'attesissima esposizione delle spoglie del santo per la venerazione dei fedeli. Prima è stato il cardinale Saraiva Martins a sostare in preghiera per diversi minuti davanti ai resti di padre Pio, nella cripta del convento di Santa Maria delle Grazie. La salma del santo è poco visibile: il volto è coperto dalla maschera in silicone e il corpo dall'abito e dalle scarpe. Poi saranno i fedeli, a migliaia, a onorare il santo.

Padre Pio torna tra la gente!



Il volto di San Pio è stato ricoperto con una maschera di silicone, mentre l'abito che indossa è stato confezionato dalle suore clarisse di clausura del Monastero della Risurrezione di San Giovanni Rotondo. I mezzi guanti e le calze sono quelli che Padre Pio aveva nell'armadio a muro nella cella in cui è morto, tra gli indumenti non ancora utilizzati. La stola è di una foggia precedente il Concilio Ecumenico Vaticano II ed è strutturata come una «broccatura» su pura seta di colore bianco ghiaccio. La stoffa (cinque metri) è stata tessuta negli anni Sessanta, fu acquistata nel 1987 e conservata in vista di eventi eccezionali. Il ricamo evidenzia i particolari dei melograni (simbolo della fecondità ministeriale nella Chiesa) e dell'uva (simbolo della gloria della vita eterna). La stola è arricchita da 312 pietre di cristallo di rocca fumee e sferule d'oro. La frangia, molto ricca, è interamente stata realizzata alternando elementi gemmati in canutiglia e fiocchi d'oro. Il lavoro compiuto per ideare e confezionare il paramento supera le 200 ore. La stola è stata realizzata da un'azienda di Treviso, che ha curato l'abbigliamento liturgico di Papa Giovanni Paolo II, di Papa Benedetto XVI e ha creato paramenti per importanti eventi, come il Giubileo del 2000.

venerdì 4 aprile 2008

Ecco i candidati alle prossime elezioni Provinciali. Anche il Sindaco di Manfredonia Paolo Campo.



Paolo Campo, 41 anni, manfredoniano, appoggiato dall'intera coalizione di centrosinistra: PD, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Sinistra Arcobaleno, Mov. Per i diritti di Capitanata.


Antonio Pepe, 62 anni, foggiano, appoggiato da PdL, Azione Sociale, Alleanza per la Capitanata, La Capitanata prima di tutto, Lista del Presidente, Oltre il Polo.


Enrico Santaniello, 54 anni, napoletano e foggiano d'adozione, appoggiato da UDC, Rosa Bianca, I Socialisti, Pensionati e Lista Santaniell'08


Inoltre Niglio per Forza Nuova e Agostinacchio con La Destra/Fiamma Tricolore.

giovedì 3 aprile 2008

Risultato Sondaggio Marzo 2008 (1)

Elezioni 2008: Quale leader voteresti?

51,2% (21 voti) WALTER VELTRONI

31,7% (13 voti) SILVIO BERLUSCONI

7,3% (3 voti) PIERFERDINANDO CASINI

4,9% (2 voti) FAUSTO BERTINOTTI

4,9% (2 voti) DANIELA SANTANCHE'

domenica 30 marzo 2008

Buon Compleanno Tutto Manfredonia ! 2 anni !!!


Nasceva proprio due anni fà questo Blog, era il 30 marzo 2006, da un idea di Marcello Castigliego e Gianpiero Santoro.

2 anni 175 post e oltre 250 fotografie della nostra bellissima città di Manfredonia.

Il Blog che si è distinto dagli altri per la sezione Foto d'Epoca con circa 42 fotografie della Manfredonia che fu !

Un grazie di cuore a Tonino Racioppa per la sua costante collaborazione con l'invio di diverse fotografie della vita dei sipontini di qualche anno fà !

Un grazie doveroso va a chi ci ha visitato e ci visita e specialmente a chi lascia commenti nei nostri Post.

UN GRAZIE A TUTTI !!!

Da oggi anche nuovo logo e nuova grafica!


sabato 29 marzo 2008

Filippo torna a casa ! Ora all'Oasi Lago Salso domani al Museo del Mare!

La teca nella quale è custodito lo scheletro del delfino Filippo potrebbe trovare posto nel Museo del mare nella Facoltà universitaria del mare prevista nell’edificio ora occupato dal Liceo classico

Per quanto si sia indagato e per quanto si possa ancora farlo, non si saprà mai perché Filippo, il delfino al quale l’emotività popolare sipontina ha dato questo nome, abbia scelto di vivere in solitudine nel golfo di Manfredonia. Isolamento almeno rispetto agli altri suoi simili, perché Filippo non ha per nulla disdegnato di socializzare con gli uomini, ragazzi soprattutto, con i quali ha anzi mostrato di essere un gran giocherellone.
Certo è che quel tursiope speciale e un po’ mattacchione ha lasciato un gran vuoto. Di lui non rimane che lo scheletro che sarà custodito in una grande e preziosa teca appositamente costruita. La destinazione è il Centro tartarughe funzionante presso l’Oasi Lago Salso allestito dal Comune di Manfredonia. Una destinazione provvisoria in attesa che si realizzi il Museo del mare.Una struttura da tempo agognata e che potrebbe avere tempi di attesa contati. Un Museo dedicato al mare è infatti previsto nella sede che accoglierà una facoltà del mare che l’Università degli studi di Foggia e la Provincia di Foggia, hanno progettato di istituire a Manfredonia allocandola nell’edificio che attualmente ospita il liceo classico, adagiato tra il mare e il Viale Miramare. Una scelta eccellente che farebbe giustizia dei tanti problemi insorti intorno a quell’edificio. La realizzazione di quella prestigiosa struttura universitaria oltre a costituire un importante presidio scientifico per i problemi del mare legati alla pesca, aprirebbe prospettive di grande valenza culturale. Non ultima quella appunto di un Museo del mare nel quale potrà trovare degna sistemazione il pregevole patrimonio della memoria storica delle attività di pesca, vale a dire una delle grandi risorse di Manfredonia. E che tra reti, arnesi da pesca, e qualche battello in disarmo si possa sistemare anche quel che è rimasto di Filippo, oltre che saldare un debito verso quel fantastico delfino, costituirebbe una magnifica attrazione.