giovedì 26 novembre 2009

Ottobre 1950, il marinaio manfredoniano.


Roma, 59 anni fa. Studio artistico "Grillo e Cascino", il ventunenne sipontino Tobia Castigliego in posa per la tradizionale fotografia del servizio obbligatorio di leva.

martedì 24 novembre 2009

Estate 1960. Lo zio ed il bambino

In questa foto d'epoca logorata dal tempo, lo zio Matteo Castigliego con in braccio sulla "Spiaggia Castello" il piccolo nipotino Carlo. Si intravede l'ex Istituto Nautico (ora Liceo Classico).

LEZIONE DI CHITARRA


La nipotina è curiosa e vuole "suonare" assieme al nonno, che si impegna volentieri a darle la prima lezione di chitarra.

Il questo caso, etichettato impropriamente come "Foto d'epoca", di antico c'è la chitarra, risalente agli anni '60 (notate la targhetta con la scritta TONI), e ci sono io, Tonino, il chitarrista settantenne!

sabato 21 novembre 2009

Il LUC di Manfredonia sarà intitolato a Peppino Impastato !

E' totalmente rivolta ai giovani l'iniziativa del Comune di Manfredonia di creare un centro polivalente di aggregazione sociale e promozione culturale, il LUC (Laboratorio Urbano Culturale), dedicandolo significativamente alla memoria di Peppino Impastato.
Attraverso la partecipazione al bando regionale Bollenti Spiriti- Riqualificazione urbana. Interventi di rivitalizzazione economica e sociale rivolti alle fasce giovanili- è stato infatti realizzato uno spazio-laboratorio per i giovani presso l'ex Mercato ittico.

La ristrutturazione del vecchio Mercato ittico ha totalmente riqualificato uno spazio urbano del centro storico, destinato ora a divenire un laboratorio culturale, civile, economico e sociale.
Un luogo dei giovani e per i giovani, con lo sviluppo di attività di ricerca musicale e artistica, un contenitore culturale, un volano per nuove forme occupazionali giovanili legate soprattutto al mare.
Vi troveranno spazio un laboratorio di arti espressive ( cinema, musica, teatro, etc.); un forum permanente che favorisca la partecipazione e l'impegno civico dei giovani; attività culturali ( mostre, rassegne, etc.) , ma anche servizi legati al mare ( ad es. di animazione, cura e salvaguardia delle spiagge).

Ma in primis il LUC vuole essere l'occasione per accrescere il senso di inclusione dei giovani all'interno della comunità locale, una maniera per combattere l'emarginazione e la devianza attraverso l'incentivazione delle progettualità e dei talenti.Su proposta dell'assessore alle politiche sociali Paolo Cascavilla, la Giunta comunale ha deliberato di intitolare il LUC di prossima inaugurazione alla memoria di Peppino Impastato"per il coraggio, l'impegno civile, il senso della legalità, la voglia di riscatto del Sud, comportamenti e valori espressi fino al sacrificio della vita".

"Il grande pubblico oggi conosce la storia di Peppino Impastato soprattutto grazie al successo de "I cento passi", il film di Marco Tullio Giordana che ne ripercorre la breve ma intensa vita.Pur essendo nato all'interno di una famiglia mafiosa e vivendo in una città, Cinisi(PA), che era il regno incontrastato di Tano Badalamenti, Peppino seppe con coraggio denunciare e sbeffeggiare politici e mafiosi. Erano gli anni settanta, era l'epoca delle "radio libere", e proprio attraverso una di queste, Radio Aut, e una trasmissione, "Onda pazza", Peppino seppe squarciare il velo omertoso che avvolgeva la sua città.

La mafia lo condannò per questo, appena trentenne, a una morte atroce, non lasciando ai suoi familiari nemmeno il conforto del ritrovamento del corpo: fu fatto saltare in aria con una carica esplosiva piazzata su un binario ferroviario.Era il 9 maggio 1978. Sorte doppiamente malvagia quella di Peppino, perchè in quel giorno fu ritrovato a Roma il cadavere di Aldo Moro, e l'orribile fine del giovane palermitano passò completamente in sordina. 24 anni ci sono voluti per condannare all'ergastolo chi decise la morte di Peppino, il boss Tano Badalamenti.

Il nascente LUC di Manfredonia aveva bisogno di un nome che contenesse in sè un esempio forte e imperituro per i giovani. Oggi si è deciso che quel nome è Peppino.




Luca Piemontese
tratto dal gruppo "Una strada di Manfredonia alla memoria di Peppino Impastato" di Sonni Pinto: www.facebook.com


martedì 17 novembre 2009

Panorama con olivi e fichi d'india



La nostra bella città sembra incorniciata di prodotti naturali.

GINOCCHIA COL CEROTTO


Mio figlio Vincenzo, detto Enzo, come tutti i maschietti a quell'età era vivacissimo.

Fortunatamente tutte le sue cadute, anche quelle più serie, si risolvevano miracolosamente con il Salvelox (...che non fa male quando si leva!).

Questa volta la caduta ha coinvolto entrambe le ginocchia.

È una delle mie prime foto a colori, scattata nel 1970.

giovedì 5 novembre 2009

Le due sorelline - 1950


Maria e Rosaria Cinque, in occasione di un matrimonio di una loro cugina, hanno fatto questa bella foto ricordo nello Studio fotografico.

L'artista Umberto Valente talvolta colorava a mano le sue fotografie da Studio, perché nel 1950 le pellicole a colori si usavano solo a Hollywood.

Il marinaio in licenza - anno 1952


Il bel giovanotto Raffaele Cinque, classe 1931, è venuto in licenza a Manfredonia ed ha portato nel rinomato Studio di Umberto Valente, la sua fidanzata Mattia Prencipe e la sua sorellina Maria per fare una foto ricordo.

Notate la freschezza dei tre soggetti e la bellezza veramente acqua e sapone delle due donzelle. Il quadretto ha veramente un profumo di nostalgia per i tempi passati.