lunedì 16 giugno 2008

Il Porto Turistico verso la cantierizzazione


Firmata alla Regione la concessione delle aree dove sorgerà l’opera – 700 posti barca per un investimento di 55 milioni di euro nella maggior parte finanziati da privati – Il sindaco Campo: “Una svolta nelle prospettive delle città, un poderoso motore per lo sviluppo dell’economia del territorio” -
Il porto turistico di Manfredonia è approdato alla fase della sua cantierizzazione. La Regione Puglia ha concesso alla società Gespo che ne aveva fatto domanda, l’area demaniale e lo specchio di mare dove sarà realizzato il porto turistico.La sottoscrizione dell’atto di concessione è avvenuto a Bari presso gli Uffici del Settore demanio e patrimonio, innanzi all’Ufficiale rogatore della Regione Puglia Nicola Lopane, e firmato per l’ente regionale da Michele Loffredo, dirigente del Settore demanio e patrimonio, e per la Gespo srl da Ugo Galli, consigliere delegato e legale rappresentante della società che costruirà il porto. Tra i presenti l’assessore al demanio e patrimonio del Comune di Manfredonia, Rocco Piccolo, il geometra Renato Beccia della Gespo.E’ l’atto conclusivo di un laborioso iter tecnico e amministrativo che mette in buona sostanza la nuova struttura portuale di Manfredonia sulla rotta della realizzazione. Tra le clausole della concessione quella del termine di 120 giorni per l’inizio dei lavori. Entro l’autunno prossimo dunque.Palesemente soddisfatto il sindaco Paolo Campo che ha fatto della valorizzazione delle vie del mare uno dei riferimenti ispiratori delle politiche di sviluppo del territorio. “Credo che vi siano tutte le premesse – ha affermato - per gioire nel constatare che comincia a prendere forma e consistenza un antico sogno che per Manfredonia può rappresentare una svolta nelle sue prospettive di sviluppo. Il porto turistico si pone nella scia delle grandi opere realizzate e che hanno cambiato il volto e le prospettive della città e del territorio. Questa nuova struttura si configura infatti come un poderoso motore per il potenziamento dell’economia locale. Un’opera di rilievo nella quale c’è, va dato atto, un grosso impegno di privati. La gente spesso – osserva il sindaco - si sofferma a guardare il dato parziale rappresentato dal contributo pubblico e non valuta sufficientemente il maggior apporto finanziario dei privati peraltro in un momento critico anche, in questo caso, per il settore della nautica. L’iniziativa di realizzare un grande porto turistico costituisce una scommessa che va incoraggiata e apprezzata. La società che realizzerà l’opera anche questa straordinaria nel contesto del sud, è solida e determinata. I suoi dirigenti sono gli interlocutori giusti ai quali la pubblica amministrazione proseguirà, nell’ambito delle proprie competenze, ad assicurare il proprio apporto a cominciare dal permesso a costruire che sarà rilasciato a breve”.Il porto turistico sorgerà a ridosso della radice del molo di ponente del “vecchio” porto, dinanzi alla Piazza Falcone e Boprsellino e al villaggio dei pescatori fino alla foce del collettore di Ponte Lungo. Dirimpetto all’antica Siponto, dunque. Si svilupperà su complessivi 273.845 metri quadri, di cui 108.635,54 di area a terra e 165,209,45 di specchio acqueo. Settecento i posti barca previsti di dimensioni diversificate. E’ naturalmente previsti tutta una serie di servizi i più tecnologicamente avanzati, parcheggi, verde, viabilità pedonale. Sarà un porto aperto, non vi sarà cioè nessuna barriera di sorta.Si chiamerà “Marina del Gargano” per la sua ubicazione nel vertice del golfo che disegna lo sperone del Gargano. L’approdo ideale storicamente preferito dai navigatori.Cinquantacinque i milioni di euro l’investimento complessivo dei quali solo 19,6 milioni di euro come contributo del Terzo protocollo del contratto d’area (meno della metà dell’investimento richiedibile), i rimanenti 36,4 milioni di euro finanziati dalla Gespo, una società con Mucafer capofila della quale fanno parte accreditate imprese europee specializzate fra cui quella che dovrà gestire la struttura. Una garanzia questa per le prospettive non solo del porto stesso. Quarantotto i mesi per completare l’opera la cui struttura miniaturizzata è stata testata presso i bacini di verifica di Aversa della facoltà di ingegneria della Seconda Università degli studi di Napoli.Tra la documentazione tecnica e amministrativa che accompagna il progetto, alquanto voluminoso è il fascicolo di pareri e di valutazioni ambientali rilasciati da una pletora di enti a vario titolo interessati all’iniziativa.Un lavoro complesso compiuto in un tempo breve per i tempi della burocrazia. Se consideriamo infatti che quel “sogno” di cui parla il sindaco Campo, ha preso a configurarsi soltanto nel 2004 e che l’autunno del 2008 è ormai vicino, si può ben dire che, in controcorrente con le famigerate lungaggini burocratiche, il tutto si è risolto nel batter d’ali di un mattino.

Michele Apollonio
Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia

La Villa ed il Castello...

fonte: cartolline d'epoca